mercoledì 31 agosto 2011

Dettagli corso Jiu Jitsu a Milano tenuto da Andrea

Il corso in questione si terrà a partire dal 4 Ottobre e sarà strutturato su due classi settimanali, il Martedì (dalle 19 alle 20) ed il Giovedì, dalle 20 alle 21, presso la Scuola Media di Via Zuara 7, angolo Via Misurata, a Milano.
A tenerlo sarà Andrea Fogà, un lottatore di Jiu Jitsu giovane, che in due anni di pratica è riuscito ad ottenere ottimi risultati in tutte le competizioni a cui ha preso parte.
Ha vinto tornei di Jiu Jitsu ed in altri ha fatto podio, così come nelle gare NO-GI e di Grappling, disciplina, quest'ultima, in cui ha ottenuto il podio agli ultimi Campionati Italiani.
Andrea ha una grande passione per la lotta, in particolar modo con il GI ed ha uno stile versatile e completo, in grado di misurarsi con efficacia in piedi ed al suolo.
Chi aderirà al corso in questione, potrà partecipare anche alle classi del Sabato, presso la sede di Seregno, senza aggiungere alcun costo.
Appuntamento al 3 Ottobre!

martedì 30 agosto 2011

Krav Maga con Pietro!

Tra i nostri corsi, siamo lieti di ospitare quello di Pietro, che insegna Krav Maga. E' il terzo anno che Pietro guida i suoi allievi alla Kama e sempre con ottimi risultati, in termini di partecipazione, di entusiasmo e di serietà.
In bocca al lupo a Pietro e a tutti i suoi allievi per questa stagione, che per il Krav Maga inizia Mercoledì 7 Settembre alle ore 20.15!

NOI non scioperiamo! Il 5 Settembre ripartono tutti corsi

Lo Sport, quello vero, fatto di passione e dedizione, NON conosce la parola SCIOPERO.
Tutti i nostri corsi riprendono il 5 Settembre.
Per informazioni passate a trovarci, o contattateci via email a info@accademiakama.com

Una panoramica sulle nostre attività, in molte delle quali siamo stati protagonisti nella stagione appena conclusa, sia in Italia che all'estero

lunedì 29 agosto 2011

Rodolfo Vieira sparring NO-GI durante seminario

Quest'anno, padrino d'eccezione del corso di Jiu Jitsu, ormai pronto a partire il prossimo 5 Settembre, sarà il fuoriclasse brasiliano Rodolfo Vieira, miglior esponente della disciplina nel 2011 e sicura figura di spicco per i prossimi anni.

All'ADCC inglese, in programma a fine Settembre, il brasiliano se la dovrà vedere con Roger Gracie, dominatore delle scene da quasi un decennio.

Il 1° Ottobre Vieira terrà un seminario presso la nostra Accademia.

Di seguito pubblichiamo un video di Vieira in sparring NO-GI, proprio dopo un seminario svoltosi negli Usa, a Giugno.

MMA all'Accademia Kama

Nella scorsa stagione siamo tornati a dare spazio alle MMA, con ottimi risultati, considerato che il nostro Erno ha combattuto nei due maggiori eventi italiani: Dangerous Storm e Milano in the Cage.
Motivo della grande "prudenza" semplicemente dettato dalla volontà di proporre questa disciplina nel miglior modo per noi possibile, ovvero in maniera seria, dedicata e funzionale al combattimento.
Rimaniamo estremamente attenti a ricevere atleti interessati alle MMA, soprattutto in virtù del fatto che molti si avvicinano a questa disciplina attratti dalla popolarità che questa comincia a riscuotere da qualche tempo, mentre il nostro obiettivo è formare combattenti completi, forti e competitivi, attraverso un allenamento di qualità.
Per il fighter di MMA l'aspetto motivazionale, la voglia di sacrificarsi e di allenarsi seriamente e con costanza sono decisivi per ottenere dei risultati apprezzabili.
Nei più determinati, motivazioni e grinta non vengono mai meno, mentre spesso, con l'intensificarsi della preparazione, anche a distanza di mesi, passato l'entusiasmo degli esordi, i più fragili cedono.
Per questa stagione abbiamo come obiettivo quello di raccogliere nei nostri ranghi ragazzi determinati a cimentarsi nella disciplina da combattimento più completa, dove si combatte e si lotta in piedi ed al suolo.
Chi avrà voglia di mettersi in gioco potrà togliersi delle belle soddisfazioni personali, attraverso una pratica che comprende i colpi della Boxe e della Muay Thai e tecniche e movimenti del Jiu Jitsu e della Lotta Olimpica. L'obiettivo è quello di formare un fighter completo, in grado di cimentarsi su ogni distanza del combattimento.
L'allenamento è intenso, ma viene svolto in sicurezza, in maniera da abituare progressivamente il praticante ad attaccare e difendersi.
Per noi parla la serietà di chi insegna ed i risultati ottenuti da chi, dei nostri, si è cimentato in una competizione.
Provare è possibile per tutti ed i giovani "Under 18" potranno usufruire di abbonamenti particolarmente vantaggiosi.
Apertura il prossimo 5 Settembre.

domenica 28 agosto 2011

Minotauro vs Brendan Schaub: VIDEO

E' tornato Minotauro, che ha messo KO il suo avversario in circa 3 minuti, dopo due operazioni all'anca ed una al ginocchio.
La leggenda continua.

Anderson Silva vs Yushin Okami: VIDEO

 
Anderson Silva non ha deluso i tifosi brasiliani ed ha consegnato loro una vittoria che ha ricordato, per la superiorità espressa, quella con Forrest Griffin.
Nel primo round, Silva ha controllato il match e parte della ripresa è stata trascorsa con Silva spalle alla rete con i lottatori che si scambiavano colpi di minore efficacia. Nei secondi finali un high kick di Silva fugava ogni dubbio sull'assegnazione del round, che il brasiliano si aggiudicava.
Nel secondo round Anderson Silva forzava l'azione e prima metteva a terra Okami, colpendolo di rimessa, poi lo rimetteva knockdown, con un destro, seguito da una pesante ed accurata azione di Ground and Pound, che gli permetteva di chiudere il match, verso la metà del round.
Okami è un fighter forte e la maniera con cui Anderson Silva lo ha dominato e battuto, evidenziano la forza e le attuali condizioni del brasiliano, che pare inattaccabile tra i Medi.

5 Settembre: JIU JITSU!!

JIU JITSU -Difesa personale, benessere, competizione-
IL JIU JITSU E' PER TUTTI
Si ricomincia il 5 Settembre...

sabato 27 agosto 2011

From Russia: Sambo seminar -Vadim Kolganov-

Ne parleremo più avanti in maniera approfondita. Ora comunichiamo solo l'appuntamento, previsto per il 29 Ottobre, giorno in cui, sul nostro tatami, ospiteremo Vadim Kolganov, un Maestro russo di Sambo. Saranno almeno tre ore di seminario, che permetteranno di apprendere almeno a livello iniziale, i princìpi di questa disciplina, molto utile, soprattutto nello studio delle proiezioni e degli atterramenti, per il NO-GI/Grappling ed il Jiu Jitsu.

venerdì 26 agosto 2011

Loghi ed abbigliamento

Ecco i loghi che ha preparato Diego, che ringrazio per il grande impegno che ha profuso in questa iniziativa.
Sono state fatte due versioni, una arancione su base nera ed una nera su base arancione. Un modello per il Jiu Jitsu, da trasferire anche sulle patches ed un modello più generale. A breve faremo anche i loghi delle singole discipline ed entro Settembre avremo pronta tutta la linea d'abbigliamento ( per tempo libero, competizione, allenamennto, ecc) che ci verrà fornito da una azienda svizzera, Garou Fightwear, che si è da poco posizionata sul mercato e che sponsorizzerà anche le nostre prossime iniziative ed i nostri atleti.


giovedì 25 agosto 2011

Il Jiu Jitsu secondo Saulo Ribeiro

La filosofia e lo stile di insegnamento di Saulo Ribeiro, un fuoriclasse ed un grande Maestro. Oltre la competizione, oltre l'individualismo, con l'obiettivo di formare Uomini d'Onore e degni di Rispetto affondando le radici nella storia e nella tradizione dell'Arte. Senza nascondersi e senza mentire. Perchè nel Jiu Jitsu non ci si può nascondere e non si può mentire.
Le parole di Saulo Ribeiro sono degne di essere ascoltate, nei sette minuti di questo video.

Muay Thai rules...dal 5 Settembre

Dal 5 Settembre, tra gli altri corsi, riprende quello di Muay Thai, affidato, da questa stagione, a Giuseppe Boffa, Scuola Max Tringale, quindi di matrice originalissima e di assoluta affidabilità.
Giuseppe si è infatti formato come tecnico sotto Max, che, a sua volta, trascorrendo anni nei campi di allenamento thailandesi, per i quali ha sostenuto decine di combattimenti, ha potuto assorbire e trasmettere la Vera Arte della Muay Thai.
Corsi confermati, il Lunedì e Giovedì (dalle 18.30 alle 20) ed il Sabato (dalle 12.30 alle 14), aperti a tutti, senza preclusione alcuna, ma con l'obiettivo di formare ragazzi (e ragazze) "tosti".

mercoledì 24 agosto 2011

Mondiali di Judo in diretta, in "streaming"

Dal 23 al 28 Agosto a Parigi-Bercy, in occasione dei 31mi Campionati Mondiali di Judo, si incontreranno i migliori specialisti di questa Arte Marziale.
C'è la grande opportunità di seguire l'avvenimento "in streaming", attraverso il sito http://www.ippon.tv/ 

5 Settembre: si torna sul tatami!

Lunedì 5 Settembre riprende la stagione. Si ricomincia la pratica dopo la brevissima pausa estiva, che qualcuno ha addirittura preferito saltare, per continuare ad allenarsi.
Il 5 Settembre tutti in Accademia, con rinnovato entusiasmo e voglia di migliorare ulteriormente.
Sono certo che qualcuno farà il "salto di qualità" in questa annata, che, come le precedenti, dovremo essere in grado di rendere fruttuosa, in tutte le discipline.
Corsi potenziati ed implementati. La Muay Thai avrà corsi il Lun-Gio a partire dalle 18.30 alle 20 ed, al solito, il Sabato dalle 12.30 alle 14, mentre per il Jiu Jitsu amplieremo le classi, aggiungendo il Mar-Ven dalle 19 alle 20 per i principianti (con Sabato NO-GI per tutti).
Le MMA avranno due classi dedicate, il Mar (Striking+Takedown) ed il Ven (Grappling+Ground and Pound), dalle 20 alle 22. Chi praticherà MMA potrà accedere anche alle classi di Lotta Olimpica, Brazilian Jiu Jitsu e Muay Thai, in maniera da perfezionare ulteriormente le singole discipline.
Poi le consuete sessioni di Sambo/Judo, con Giorgio D'Alessandro, di Lotta Olimpica, al Sabato pomeriggio e di Grappling alla Domenica mattina.
Gli "Under 18" interessati al Jiu Jitsu/Grappling o alle MMA potranno beneficiare di un abbonamento scontato del 40%
Poi corsi di Jiu Jitsu per bambini, a partire dall'ultima settimana di Settembre.
Ma le novità sono moltissime e, contattandoci o facendoci visita, troverete risposta ad ogni vostro quesito.

martedì 23 agosto 2011

Avere motivazioni: l'esempio di Rousimar Palhares

Rousimar Palhares, un magnifico lottatore di Jiu Jitsu che combatterà all'UFC Rio, opposto a Dan Miller, racconta la sua storia. Una storia estrema, fatta di sofferenza, povertà e miseria, motivazioni fondamentali per la sua crescita come uomo e come fighter di livello assoluto.
Intervista da non perdere (sottotitolata in inglese)

Forza Toquinho!


lunedì 22 agosto 2011

Allenarsi ed imparare da chi vince: appuntamento con R. Vieira

Rodolfo Vieira è il lottatore di Jiu Jitsu più forte del momento ed uno dei top 3, come riportato da BJJ Heroes, che lo pronostica anche come prossimo dominatore della disciplina.
Il Jiu Jitsu è un'Arte Marziale in continua evoluzione e credo sia pertanto fondamentale mantenere altissimo il livello di aggiornamento tecnico, attraverso le figure di spicco che dominano la scena.
Partecipare al seminario di Rodolfo Vieira significa avere contatto diretto con il leader del Jiu Jitsu del 2011, un ragazzo che, a 19 anni, batteva, da cintura marrone, Maestri del calibro di Braulio Estima, solo per citare un nome.
Se le premesse attuali saranno confermate, Rodolfo Vieira sarà destinato a dominare il Jiu Jitsu mondiale, nei prossimi anni, raccogliendo l'eredità del fenomenale Roger Gracie, che andrà ad affrontare al prossimo ADCC, in Inghilterra.
Questo seminario si preannuncia, pertanto, come un evento speciale, con un lottatore che, senza dubbio, saprà portare la sua tecnica ed il suo calibro di atleta fenomenale a tutti coloro che condivideranno con lui la materassina il 1° Ottobre.

domenica 21 agosto 2011

Saulo Ribeiro: Lezione da un Campione

In questo video, Saulo Ribeiro, una delle leggende del Jiu Jitsu, offre, tra l'altro, alcuni spunti interessanti sulla sua interpretazione dell'Arte Suave, interpretata molto più che come semplice Arte Marziale, ma, soprattutto, come Stile di vita. In lingua inglese, ma molto comprensibile.

UFC 126: le ore della vigilia di Minotauro

Un bel video, relativo alle ore che precedono il match di Minotauro con Cain Velazquez, svoltosi all'UFC 126.

Dall'arrivo negli spogliatoi, al bendaggio delle mani, al riscaldamento, alla concentrazione, fino alla chiamata nell'ottagono.

Uno spaccato di quanto accade dietro le quinte di un match (MMA, ma anche Boxe, Muay Thai, ecc).

Da vedere.

sabato 20 agosto 2011

Come scegliere un Maestro di Arti Marziali

Questo articolo è tratto da www.trytofight.com e mi trova in pieno accordo su tutti i punti.

Di seguito una rassegna di punti chiave per consigliare la scelta dell' insegnante marziale.
  • Essere un appassionato di insegnamento. Al di là di gradi, onorificenze, cinture, diplomi e via dicendo la persona che si avventura nel difficile compito dell'insegnamento deve voler fortemente divulgare la propria arte. Troppo spesso troviamo persone che arrivano all'insegnamento per cursus honorum, per carriera, per inerzia. Assicuratevi che chi vi guida abbia la passione di insegnare. Altrimenti è semplicemente una persona che prima si allenava sotto le direttive di un'altra e ora sotto le proprie.
  • Avere cultura marziale. Chi insegna dovrebbe sempre prendersi la briga di conoscere molto bene la materia che insegna, avere padronanza della terminologia tecnica e della storia della disciplina in questione. Se dopo il secondo libro che avete comprato capite che il vostro maestro ha una grossolana cultura marziale dubitate di lui. 
  • Avere cultura fisica e di primo soccorso. Qualunque persona che insegni discipline che necessitano di un certo vigore fisico dovrebbe conoscere un po' di letteratura scientifica in merito all'allenamento. Test: chiedete al vostro caro insegnante se "esercizi isometrici possono essere utili alla nostra arte marziale". Se ignora di cosa  parliate, potrebbe essere disinformato e pericoloso. Non abbiate paura di chiedere, infine, se il vostro maestro conosce le più elementari norme di primo soccorso o abbia fatto corsi appositi. Se la disciplina che praticate preveda una intensa movimentazione dovrebbe essere, da parte sua, moralmente doveroso.
  • Essere un professionista. Devo dire che nella mia esperienza tutte le persone che con le arti marziali ci campano hanno sempre avuto comportamenti più professionali e attenti alle esigenze dell'utente/allievo. Per conferma ho visto dopolavoristi, quelli che con le arti marziali arrotondano, usare i proprio corsi solamente per il proprio allenamento stesso. Un modo come un altro per non pagare un corso di arti marziali e tenersi in forma quale è? Insegnare!!! ... Beh se vi accorgete che il vostro insegnante più che divulgare si allena egli stesso è un cattivo segno. Per contro bisogna dire che vivere di arti marziali è quasi impossibile. Pertanto non valutate la condizione in sé del dopolavorista ma lo "spirito" dell'insegnante.
  • Personalizzazione. Un buon insegnante deve essere sempre in grado di capire le esigenze del singolo e, nel rispetto del gruppo, personalizzare la lezione e gli approcci persona per persona.
  • Proprietà di linguaggio.  Per insegnare arti marziali non occorre essere un principe del foro, un abile retore, un suadente oratore o uno speaker radiofonico. Anzi, diffidate di coloro che si impostano come se fossero impalati! Se, però, il vostro sensei/sifu/maestro/eminenza bofonchia come un cinghiale pazzo, è un inguaribile dialettofono o è straniero e non si preoccupa di imparare la vostra lingua beh, forse, ci troviamo di fronte a persone che insegnano per casualità e non per scelta. Saper fare le tecniche per chi insegna è meno importante di saperle spiegare. Lui è lì per voi, lo pagate, se non sa spiegare lui è lì per se stesso.
  • Il buzzicone. In romanesco, il ciccione. un insegnante di arti marziali non dovrebbe essere schifosamente fuori forma a meno che non abbia problemi di natura patologica.
  • Curriculum chiaro. E'vostro diritto conoscere il curriculum del vostro insegnante. Non diffidate di chi ce l'ha corto ma di chi ha carriere epiche. Sono spesso inventate.
  • Rispetto. Un insegnante vi deve sempre rispettare. Se qualcuno è pesante con le mani o con le parole è un povero frustrato da indirizzare ad uno psichiatra e non dovrebbe insegnare. Se il vostro insegnante per dimostrare una tecnica necessita di farvi male, semplicemente non la sa fare bene. Ricordatevi che siete voi che avete scelto lui, voi siete suoi clienti. Lui non ha alcun diritto su di voi. Voi sì, potete sceglierne un altro.
  • Aggiornamento. Un insegnante di Karate che non conosca il Kyokushinkai è un boia. Uno di Boxe che non conosca il Jiu Jitsu ha una mentalità chiusa. Non si parla di praticare ma di conoscere. Un bravo insegnante dovrebbe sapere come si evolvono le arti marziali e conoscere quali sono in circolazione e essere informato sui più moderni metodi di allenamento.
  • Che sia umano! Quelli che "per molti ma non per tutti" o quelli che "solo io so fare le cose" sono dei pazzi. Scegliete persone umane, come voi.
Queste voci non considerano la carriera sportiva (se la disciplina la prevede) perché come già citato e confermato da un articolo di natura scientifica di altra fonte non è necessaria per essere un bravo insegnante. Per contro chi le spara grosse sulle sue capacità e critica tutti gli altri insegnati dovrebbe quantomeno dimostrarle o averle dimostrate, se non lo ha fatto... E' un boia!!!

mercoledì 17 agosto 2011

O QUE É SER UM LUTADOR DE JIU JITSU?

A chi ha compreso che, per essere Uomini vincenti, non basta un pò di gel sui capelli ed una camicia firmata, ma occorre sapersi mettere in discussione ogni giorno.

sabato 13 agosto 2011

Tecnica di Rodolfo Vieira

Rodolfo Vieira continua l'intensa preparazione, che prosegue da Giugno, senza alcuna pausa, in vista dell'ADCC previsto per fine Settembre a Nottingham, in Inghilterra.
Nell'occasione, dismesso il GI per questi mesi di training specifico no-gi, approfitta per mostrare una posizione, con passaggio in monta dalla mezza guardia dell'avversario.

Campionati di Lotta Stile Libero -Russia 2011-

Highlights dei Campionati russi di Lotta Stile Libero, svoltisi poche settimane fa. In Russia la Lotta è uno degli sport più popolari e praticati ed il livello, come si può dedurre dal video che segue, è stratosferico.

venerdì 12 agosto 2011

Manny Pacquiao vs Ricky Hatton

Una delle migliori prestazioni di Manny Pacquaio, attualmente il miglior pugile "pound for pound". Avversario Ricky Hatton, che lo sfida per il titolo dei Welter Jr. Il KO è terribile.

mercoledì 10 agosto 2011

Appuntamento con i Campioni: Rodolfo Vieira

La stagione si è chiusa con il prestigioso e bellissimo seminario di Dean Lister, il 30 Giugno scorso, e sarà inaugurata dall'arrivo del lottatore più forte del 2011, Rodolfo Vieira, stella del Jiu Jitsu odierno, da noi il 1° Ottobre.
Coincidenza vuole che sia Lister che Vieira parteciperanno all'ADCC, torneo no-gi che si svolgerà in Inghilterra durante l'ultimo week end del mese di Settembre.
Vieira si è imposto grazie ad uno stile potente, forte in piedi e nei passaggi di guardia, ma altrettanto valido nel gioco dalla guardia.
Dopo aver vinto tutto ed ovunque, va a giocarsela con i migliori lottatori no-gi, tra i quali spicca il nome di Roger Gracie, al quale Vieira aspira a succedere nella leadership della disciplina e di cui sarà l'avversario più insidioso nel torneo, almeno in sede di pronostico.
Lo stage sarà quindi una preziosa opportunità per conoscere un lottatore di assoluto livello, giovanissimo, in grado di portare le novità di un Jiu Jitsu vincente anche sulla nostra materassina.
Prenotarsi sin d'ora, posti limitati
Appuntamento al 1° Ottobre prossimo.

Matt Hamill (una storia da raccontare), si ritira

A 34 anni, dopo aver trascorso 6 anni nello UFC, Matt Hamill decide di ritirarsi, immediatamente dopo la sconfitta con Alex Gustafsson, all'UFC 133 dello scorso week end, seconda consecutiva, dopo quella rimediata con Quinton Jackson.
Hamill dopo il TUF3 è entrato nel circuito dello UFC, a 28 anni, dopo una carriera nella Lotta Libera e Greco-Romana.
"Ringrazio l'UFC per avermi dato l'opportunità di aver combattuto in questo magnifico sport e di avermi permesso di vivere alla grande, assicurandomi delle opportunità anche fuori dall'Ottagono.
La mia carriera purtroppo è stata sempre funestata dagli infortuni. Non ho mai fatto una preparazione per un match senza dover gestire un qualche malanno fisico.
Volevo lasciare già dopo l'ultimo match, ma la mia famiglia, i miei coach e soprattutto mia figlia, mi hanno convinto a provarci ancora. Smetto nel rispetto dei miei coach, che sono i migliori del mondo, perchè non voglio che ricadano su di loro le critiche per le mie cattive prestazioni. ".
Matt Hamill ha battuto Jon Jones, in un match vinto per squalifica dell'avversario, che stava dominando nettamente, prima di colpire in maniera non regolamentare. Dopo l'incontro Hamill non ebbe problemi ad ammettere che "stavo commettendo molti errori e Jon Jones ha vinto quel match".
Tra i suoi successi la vittoria su Tito Ortiz, che è stato suo allenatore.
Hamill è stato una speranza per molti non udenti, ai quali ha dimostrato che, con volontà e dedizione, è possibile ottenere straordinari risultati, in qualsiasi ambito.
Il fighter americano è stato infatti un esempio per lo spirito, la tempra e le motivazioni che hanno caratterizzato la sua carriera. E queste dichiarazioni sono la più limpida testimonianza della grandezza morale dell'uomo. 

martedì 9 agosto 2011

Allenamento della forza negli Sport da Combattimento

L’allenamento della forza

Come puoi notare questo articolo è intitolato allenamento della forza, e non allenamento con i pesi. C’è differenza tra queste due frasi. L’allenamento della forza implica l’uso di esercizi eseguiti con una resistenza, il cui obiettivo è quello di incrementare il livello di forza. La resistenza può provenire da varie fonti, come il corpo libero (es. pull up), dai manubri, dalle palle mediche, dai kettlebell, da un sandbag, dalle bande elastiche o altro ancora. Qualsiasi attrezzatura è semplicemente un mezzo per raggiungere un fine. Nessuna attrezzatura ti garantirà dei risultati. Nessuna attrezzatura è migliore o peggiore di un’altra. Ogni attrezzatura offre dei risultati solo se utilizzata correttamente.
Molti allenatori della vecchia scuola disapprovano qualcosa sull’allenamento con i pesi, e ancora incoraggiano il solo esercizio a corpo libero. Questo è un ragionamento illogico, tuttavia, come ogni forma d’allenamento può produrre risultati simili ad altri. L’allenamento con i pesi non è né meglio né peggio dell’esercizio a corpo libero. Ci sono molti combattenti che credono ciecamente nell’uno come nell’altro metodo. Nella storia entrambi i tipi di combattenti e lottatori hanno conseguito vittorie. Negare questo fatto è solo una dimostrazione di ignoranza. Non cadere in questa trappola mentale. Mantieni una mente aperta alle nuove idee e alle nuove modalità dall’allenamento. Molti combattenti hanno raggiunto altissimi livelli usando unicamente il proprio corpo, altri integrando l’allenamento con i pesi.
Cosa ci insegna questo? La risposta è semplice. Se usati propriamente entrambi i metodi possono portare benefici.
L’attrezzatura è semplicemente un mezzo per raggiungere un fine.

L’allenamento della forza NON È BODYBUILDING

Molti allenatori della vecchia scuola rabbrividiscono al solo pensiero del sollevamento del peso dato che lo associano al bodybuilding. La frase “sollevamento del peso” suscita automaticamente l’immagine stereotipata del bobybuilder, ovvero un tizio con i muscoli eccessivamente sviluppati, poco flessibili e poco elastici.
Chiariamo una cosa. Un combattente non gode di alcun beneficio nell’eseguire una routine di culturismo. Il bodybuilding enfatizza l’estetica, la cui attività è quella di posare davanti ai giudici mostrando vari gruppi muscolari. Non vi è alcuna preoccupazione per le qualità atletiche come la velocità, la potenza o la resistenza. Un’atleta, invece, allena delle qualità. Un combattente non guadagna punti se possiede una coppia di pettorali simmetrici. Comparare l’allenamento della forza con il bodybuilding è come volere comparare un’arancia con una mela.
Questa non vuole essere una critica contro il bodybuilding, semplicemente il bodybuilding non lavora sullo stesso regime di forza (ideale) di uno sport da combattimento.

Cos’è la forza

Molti di coloro che criticano l’allenamento della forza non ne conoscono le numerose qualità. La forza è comunemente definita come l’abilità di esercitare una forza contro una resistenza. Questa semplice definizione non è tuttavia sufficiente:

Forza massimale

È la quantità di forza che una persona può esercitare a causa di uno sforzo volontario. La forza massimale è sviluppata dal sollevamento di carichi pesanti, o attraverso metodi a corpo libero come ad esempio esercizi isometrici e l’uso di pesanti ripetizioni.

Forza esplosiva

È l’abilità di esprimere una tensione significativa in un tempo brevissimo.
Vladimir Zatsiorsky, un esperto di altissimo livello ha dichiarato:
“L’abilità di produrre forza massimale in un tempo brevissimo è chiamata forza esplosiva. Le persone che possiedono una grande forza non possiedono necessariamente abilità di forza esplosiva.” (1)
Chiaramente lo sviluppo di una qualità della forza (es. forza massimale) non garantisce lo sviluppo di un’altra qualità (es. forza esplosiva). Questa informazione potrebbe sorprendere molti atleti che concentrano tutto il loro lavoro della forza su un’unica qualità (es. gli atleti che sollevano solo carichi pesanti per sviluppare la forza massimale).
La forza esplosiva è una qualità della forza essenziale per tutti gli atleti agonisti, e va sviluppata.

Forza veloce

È la capacità di eseguire rapidamente un movimento senza carico esterno o tutt’al più con una piccola resistenza. Ad esempio, un lavoro al sacco pesante eseguito portando colpi veloci potrebbe equivalere all’esecuzione di un lavoro con carichi esterni molto piccoli. Anche l’esecuzione di veloci movimenti a vuoto indossando i guantoni (peso leggero) aiuta a sviluppare questa qualità.
Per ulteriori informazioni riguardo i lavori al sacco fai riferimento al seguente link: Intensifying The Heavy Bag.
La forza veloce è veramente importante per i combattenti. Sfortunatamente molti atleti si allenano impropriamente, sacrificando così questa qualità della forza. Per esempio, lo scienziato dello sport Yuri Verkhoshansky (e colleghi) ha stabilito che:
“L’eccessivo allenamento per la forza massimale può ridurre la forza veloce e le abilità tecniche nei pugili.” (2)

Forza resistenza

È l’abilità di mantenere sotto sforzo, e per un protratto periodo di tempo, un’ottima efficienza muscolare. La forza resistenza è una qualità fondamentale per ogni atleta combattente. È la resistenza che consente di portare colpi veloci e potenti durante tutto il combattimento.
Contrariamente all’opinione di molti, il lavoro con i pesi può essere usato efficacemente per rafforzare la resistenza. Per esempio questo programma offre un eccellente metodo di condizionamento, ideale per ogni combattente.
Nota della redazione: le definizioni delle qualità della forza sopra riportate possono generare dubbi e confusione, specie se sei un appassionato studioso delle metodologie relative alla teoria ed alla pratica dell’allenamento. Ciò dipende dal fatto che ogni studioso propone una propria nomenclatura e classificazione delle qualità della forza. Avviene spesso una sovrapposizione ed una traslazione della terminologia, con autori differenti che chiamano con lo stesso termine qualità differenti della forza o che definiscono una medesima qualità della forza con termini differenti. Sii critico nello studiare i testi.
Ricorda che le competizioni degli sport da combattimento sono per loro natura poliedriche. Vale la stessa analogia che è valida per le tecniche di combattimento. È impensabile vincere un incontro combattendo solo con il jab sinistro. Devi padroneggiare ed eseguire in modo efficace più tecniche possibile. Più grande è l’arsenale a tua disposizione, maggiori saranno le tue chanches di vittoria. La stessa analogia vale per le qualità della forza. Non arriverai mai da nessuna parte se sei potente ma non resistente e rapido. La preparazione per lo sviluppo delle qualità della forza deve essere ampia e completa. Non è sufficiente sviluppare una sola qualità, soprattutto se questa va a discapito delle altre. Un combattente deve essere completo.

Anatomia e fisiologia di base

Dopo aver letto che l’eccessivo lavoro di forza massimale può ridurre la forza veloce, potresti supporre che il sollevamento di carichi particolarmente pesanti è controproducente. Non è così.
Molti vecchi allenatori credono che l’utilizzo di carichi pesanti portino ad un aumento del volume muscolare eccessivo, il quale andrebbe a discapito della velocità di esecuzione. Questo è semplicemente un mito. Sebbene un eccessivo incremento della forza massimale potrebbe portare dei deficit, questa qualità della forza è importantissima (se allenata con moderazione).
Per comprendere l’importanza dell’allenamento della forza massimale, è fondamentale capire come funziona il corpo. Una volta capito il suo funzionamento ogni dubbio svanirà.
Per cominciare: le fibre muscolari sono raggruppate in unità motorie. Un’unità motoria contiene centinaia di fibre e un nervo, il quale collega le fibre muscolari al Sistema Nervoso Centrale (SNC). Tutte le fibre muscolari all’interno delle unità motorie sono dello stesso tipo (fibre a contrazione veloce o a contrazione lenta). Quando il segnale che giunge alle unità motorie suggerisce la contrazione, e tutte le fibre all’interno dell’unità motoria si contraggono.
Quando si allena la potenza muscolare, le fibre che vengono reclutate sono quelle a contrazione veloce. Purtroppo non tutte le unità motorie vengono attivate contemporaneamente. Infatti, gli esercizi a bassa intensità non attivano questo tipo di fibre. Se gli esercizi non stimolano adeguatamente le fibre a contrazione veloce, le fibre muscolari dell’unità motoria non si adatteranno all’allenamento. In sostanza, se l’unità motoria non è reclutata a dovere non si verifica alcuna risposta.
Ne consegue che se ti alleni solo con carichi leggeri non svilupperai adeguatamente questo tipo di fibre muscolari. Quando sollevi carichi pesanti (allenando la forza massimale), un’alta percentuale di unità motorie viene attivata, e le fibre a contrazione veloce vengono reclutate. Per questa ragione l’allenamento della forza massimale è considerato il metodo più efficace e certo per sviluppare sia la coordinazione intramuscolare, sia quella intermuscolare.
Questa qualità della forza non deve mai essere evitata, basta semplicemente non abusarne. Tramite una corretta progettazione del programma, l’allenamento della forza massimale può incrementare la potenza di ogni atleta.
Pensa ad un giocatore di football che corre le 40 yards in meno di 5 secondi. Ovviamente l’allenamento con i pesi non influenza la sua velocità. E uno sprinter che corre i 100m in meno di 10 secondi? Anche in questo caso l’uso dei pesi non influenza il suo potenziale.
Quando hai compreso il funzionamento del corpo, ti rendi subito conto che un programma di forza disegnato per migliorare l’efficienza delle fibre a contrazione veloce non può inficiare la tua velocità. Al contrario, il giusto programma ti renderà molto più veloce.
Nel libro Special Strength Training – A Practical Manual For Coaches, Yuri Verkhoshansky ha scritto:
“Quando si adotta una metodologia efficace, gli esercizi che implicano l’uso delle resistenze promuovono non soltanto la velocità nei movimenti, ma anche la perfezione del movimento, la reattività, la rapidità e la frequenza nei movimenti, la capacità di rilassare i muscoli, lo sviluppo della resistenza muscolare e l’incremento della capacità anaerobica massimale.”(3)
Un altro mito comune riguarda la perdita di flessibilità e la riduzione dell’ampiezza dei movimenti. Niente di più falso.
Un programma ben strutturato migliorerà l’ampiezza del movimento. Migliorerai sia per quanto riguarda l’ampiezza di movimento del singolo gesto, sia per l’aumento della gamma di movimenti a tua disposizione. Alle persone che disapprovano chiedo sempre di eseguire un semplice esercizio, l’overhead squat. Questa è la dimostrazione che un esercizio, se ben selezionato, può sviluppare flessibilità.
I sollevatori olimpici offrono un altro esempio di potenza e flessibilità. Esercizi come lo snatch e il clean & Jerk richiedono proprio queste qualità. I sollevatori sono tra gli individui più potenti al mondo. Questi uomini e queste donne non possiedono la massa muscolare del bodybuilder. Essi sono potenti, flessibili e particolarmente atletici.
Un altro esempio? Osserva la flessibilità dei ginnasti. Questi atleti possiedono una forza strepitosa, eppure sono tra gli atleti più flessibili al mondo. Naturalmente i lavori di forza dei ginnasti non compromettono in alcun modo l’ampiezza dei movimenti.
La forza può essere sviluppata senza compromettere la flessibilità e l’ampiezza dei movimenti.

Volume muscolare

Nuovamente: se l’atleta utilizza il corretto programma dall’allenamento, non aumenterà il volume muscolare. Questo perché gli adattamenti del corpo che possiamo definire come ipertrofia muscolare, hanno tempi realmente lunghi per realizzarsi (studi medici hanno registrato almeno 16 sessioni di allenamento per lo stesso gruppo muscolare prima di registrare un adattamento di tipo ipertrofico), e soprattutto perché l’aumento di massa muscolare è parte di un’equazione complessa nella quale giocano una parte importante (se non ancora maggiore) la dieta, lo stile di vita, l’età, il sesso, la genetica, ecc…
La citazione che segue è presa dal libro Supertraining:
“La forza non è solo espressione diretta ed univoca della massa muscolare, quanto espressione del reclutamento dei motoneuroni, del rate coding (cioè del grado di attivazione e dalla sequenza di attivazione dell’unità motorie e più specificatamente delle fibre muscolari), della coordinazione e sincronizzazione delle unità motorie, del doublet firing (ossia della frequenza di attivazione/disattivazione), ed infine dal grado di alterazione nell’attività dei muscoli antagonisti.” (4)
Se desideri incrementare la forza devi stimolare il sistema nervoso, e questo non comporta l’aumento del peso. Un esempio interessante ce lo offrono i sollevatori olimpici, i quali competono per categoria: essi sono capaci di guadagnare forza senza aumentare di peso.
Il sistema nervoso è il vero responsabile della forza, non gli ingombranti muscoli.
Come ho affermato in precedenza, ma vale la pena ripeterlo, lo sviluppo di una qualità della forza non garantisce lo sviluppo di un’altra. Le diverse qualità della forza non sono sempre collegate l’un l’altra. Puoi essere molto forte in una qualità (es. forza massimale), ma molto scarso in un’altra (es. forza veloce).
La lezione da imparare è veramente semplice. Non mettere tutte le uova in un unico paniere. Un’atleta completo deve seguire una pianificazione completa. Durante la fase di creazione del programma d’allenamento devono essere tenute in considerazione tutte la qualità della forza.

Non cercare il programma magico

Se avessi 5 centesimi per ogni email ricevuta contenente la seguente frase, sarei un uomo ricchissimo:
“Ross, sono un lottatore. Quanto peso dovrei sollevare? Per quante serie e per quante ripetizioni?”
Le persone che scrivono tali email sono alla ricerca di un programma magico. Come se esistesse un programma per la forza segreto ai più, il quale dovrebbe essere seguito da tutti i combattenti e lottatori.
Un programma simile non esiste, e mai esisterà. Ogni atleta ha le sue necessità. Ogni atleta ha i suoi punti di forza e suoi punti di debolezza. Solo perché due atleti competono nello stesso sport non significa che queste due persone debbano lavorare con lo stesso identico programma.
Immagina un’atleta naturalmente potente ed esplosivo. È tremendamente forte, ma spesso finisce la benzina. Questo combattente ha bisogno di migliorare la forza resistenza, con un lavoro mirato al condizionamento dei sistemi energetici anaerobici (alattacido e lattacido).
Ora immagina invece un pugile efficace nei colpi circolari, e il cui lavoro in palestra è fatto prevalentemente alla corda. Un tipo così difficilmente è in grado di reggere la pressione di un pugile aggressivo e sempre coperto, specie se finisce contro le corde. Quello che gli manca è la forza necessaria per uscire (ed evitare) queste situazioni. Questo pugile ha molte più esigenze da dover soddisfare rispetto al caso descritto precedentemente. Questa è la dimostrazione che non può esserci un programma d’allenamento valido per tutti.
Inoltre molti programmi per la forza sono disegnati per atleti esperti, i quali possiedono un’ottima familiarità con gli allenamenti per la forza. Un semplice programma potrebbe suggerire di allenarsi con un carico pari al 90% del proprio massimale, al fine di sviluppare la forza massimale. Cosa succede quando un combattente che non possiede alcune esperienza si cimenta in un programma simile? Sicuramente si infortunerà. Non è fisicamente né strutturalmente preparato per sostenere un’intensità di lavoro simile. Un neofita dovrebbe inizialmente costruire una solida base con carichi poco intensi, in modo da preparare i tendini, i legamenti e i muscoli. È per questa ragione che non si può cercare un programma generico per la forza. Un programma deve essere modellato sul singolo atleta.

Allenati per vincere, non per esaurirti

Un programma dall’allenamento della forza è progettato per incrementare le tue performance. I lavori che lo compongono non dovrebbero mai lasciarti stanco o provato per giorni, incapace di reggere correttamente una sessione di sparring o altre attività specifiche. I manubri e quant’altro non devono lavorare contro di te. Nessuno impara a combattere in sala pesi. Una sessione di forza è solo una piccola porzione di un programma specifico completo.
Una sessione per la forza deve essere breve, focalizzata sulla qualità anziché sulla quantità. Un combattente non ha il tempo (o l’energia) per una sessione da maratoneta. In più, quando alleni qualità come la forza massimale o la forza esplosiva, non devi mai arrivare all’esaurimento. Un atleta che raggiunge l’esaurimento a ogni serie, non riuscirà mai a recuperare sufficientemente.
Ricorda, l’obiettivo dell’allenamento della forza è quello di migliorare la forza e la potenza senza “bruciarsi”. Se il programma è logorante interferirà con l’allenamento specifico, e questo non indurrà alcun beneficio.
Si può comprendere meglio questo concetto esaminando la relazione che c’è tra la forza e il SNC. Il SNC è sollecitato particolarmente dagli sforzi intensi. È utile immaginare il SNC come un centro di controllo, il quale invia impulsi nervosi ai muscoli. Questi impulsi inducono i muscoli alla contrazione. L’abilità di generare forza dipende dagli stimoli elettrici inviati dal SNC (es. il numero di unità motorie reclutate). All’aumentare della fatica, la capacità di reclutare unità motorie diminuirà.
Tudor Bompa (5) descrive la fatica come il meccanismo adottato dal corpo per proteggere se stesso. Le cellule nervose sono portate in uno stato di inibizione, agendo come meccanismo di protezione. Al protrarsi del lavoro muscolare, le terminazioni nervose che innervano le fibre rilasciano una quantità di trasmettitori chimici sempre maggiore, il cui scopo è quello di aumentare la percezione della fatica. Se continui ad allenarti all’esaurimento, il SNC sarà naturalmente affaticato, e non sarà in grado di reclutare unità motorie forti. Per questa ragione come regola di base dovresti evitare di allenarti all’esaurimento, perché l’obiettivo dell’allenamento non è quello di esaurire il SNC. Un combattente deve concentrarsi principalmente sugli skill della propria disciplina e sul condizionamento.
Prendiamo come esempio il motore di una macchina. Se le spingi sempre al massimo, prima o poi il motore si guasterà. Questa semplice analogia può essere applicata al corpo umano.
Allenati per raggiungere miglioramenti concreti, non per esaurirti
.

L’allenamento della forza è solo un complemento

Come ho già scritto, ma lo ripeto di nuovo, l’allenamento della forza è solo una piccola parte di un programma d’allenamento più completo e specifico. La maggior parte dell’allenamento dovrebbe essere speso per la preparazione specifica. Ad esempio lo sparring, il lavoro al sacco pesante o alla pera veloce, piuttosto che lavorare con il coach ai colpitori, etc.
Le sessioni di forza sono solo una piccola tessera del puzzle. La maggior parte dei combattenti non ha bisogno di più di 2 o 3 sessioni alla settimana.
Di nuovo, focalizzati sulla qualità e non sulla quantità.
Spesso ho sentito allenatori insinuare che i pesi fanno male. Ma cos’è un peso? È fare esercizi di condizionamento con un martello pesante? Un sit-up con del peso aggiuntivo? Oppure una trazione con un jacket pesante?
Qual è la linea di confine che definisce un “peso”?
La lezione da trarre è semplice. Non bisogna diventare ossessionati dai pesi, me neppure il contrario. Avendo degli obiettivi specifici, la cosa più corretta da fare è scegliere metodi e attrezzi appropriati e facilmente disponibili. Per esempio potresti eseguire dei push-up pliometrici per sviluppare la forza esplosiva per la parte alta del corpo. Oppure potresti optare per l’uso dei manubri per un allenamento di dynamic effort (es. sollevando un carico submassimale al massimo della velocità possibile). Ogni movimento migliorerà la tua forza esplosiva. Non perdere tempo a discutere qual è il metodo più giusto o quale quello sbagliato. Varia la tua programmazione!
Una delle citazioni che preferisco è di Louie Simmons (6), e dice:
“Quando un sollevatore usa pedissequamente lo stesso metodo d’allenamento per aumentare il proprio livello di forza, prima o poi andrà in stallo. Come uno studente deve poter attingere da varie fonti per poter raggiungere un buon grado di conoscenza, il sollevatore deve integrare nuovi e differenti esercizi (difficili) per aumentare i propri standard.”
Impara da queste semplici parole. Non focalizzarti su un esercizio o su una metodologia in particolare. Varia molto, e il tuo programma d’allenamento di consentirà di raggiungere i risultati attesi. Sii intelligente
Ti comunico ufficialmente che l’esercizio a corpo libero può essere usato per sviluppare efficacemente qualsiasi qualità della forza. Anche se gran parte di questo articolo si è focalizzato sull’uso dei pesi, molti atleti sono diventati campioni del mondo senza mai toccarne uno. Non permettere a nessuno di convincerti che l’esercizio a corpo libero è inefficace. Questo fantastico attrezzo che è il corpo può essere adoperato con la stessa efficacia di un altro mezzo d’allenamento. I ginnasti sono la prova vivente di quanto ho affermato. Ci sono movimenti ideali per lavori di condizionamento, di forza esplosiva o di forza massimale. Mi ripeto nuovamente: la modalità che scegli è solo un mezzo per raggiungere un fine.
Un’ultima considerazione che serve per ribadire un concetto già espresso: molti atleti finiscono per diventare ossessionati dai numeri da conseguire in sala pesi. Anziché lavorare per migliorarsi come combattenti, per alcuni la concentrazione è spesso spesa nel sollevare i pesi. Taluni arrivano a essere maggiormente determinati a sollevare 10kg in più piuttosto che sferrare 10 pugni in più per round.
Non imparerai mai a combattere in sala pesi, e non guadagnerai più punti agli occhi dei giudici di gara se farai un’impressionante lavoro alla panca. Non importa quello che fai in allenamento, la cosa importante è che contribuisca a migliorarti come atleta. Se il tuo programma di forza non offre risultati specifici, non vale la pena perdere né tempo né energia. Ricorda: l’obiettivo degli sport da combattimento è quello sopraffare l’avversario, non di sollevare pesanti carichi in sala pesi.

Riassumendo

Con una corretta programmazione, l’allenamento della forza può essere determinante nel raggiungimento degli obiettivi. Sotto ho riassunto alcuni consigli utili:
  • Allena il corpo come fosse un tutt’uno, non una collezione di piccoli pezzi.
  • Privilegia gli esercizi multiarticolari.
  • Sviluppa un’adeguata forza a livello del tronco.
  • Varia molto il tuo allenamento, nei metodi e nell’attrezzatura.
  • Non limitarti ad una sola modalità d’allenamento.
  • Lavora diverse qualità della forza.
  • Evita di esaurirti quando alleni la forza massimale.
  • Non sacrificare mai le abilità specifiche del tuo sport per il lavoro della forza.
  • Focalizzati sulla qualità e non sulla quantità.
  • Allena la forza non più di 2 o 3 volte alla settimana.
Ogni atleta deve adeguare l’allenamento in funzione delle proprie esigenze, perché ognuno possiede caratteristiche diverse. Il lavoro di un buon allenatore consiste nell’individuare le aree carenti dell’atleta e organizzare un programma adeguato teso a migliorare i suoi specifici bisogni. Per questa ragione non esiste un programma unico e valido per tutti. Ogni atleta è unico e merita il meglio, ovvero un programma fatto su misura.
L’articolo originale in lingua inglese è consultabile direttamente dalle pagine del sito RossTraining.com. Questo il link all’articolo originale.

O Caçador dos Faixas Pretas (Il Cacciatore di Cinture Nere)

Chi pratica Jiu Jitsu sa che Rodolfo Vieira è stata la figura dominante del 2011, facendo suo il ruolo che è stato, per 10 anni di Roger Gracie, salvo un paio di stagioni solo leggermente meno luminose.
Ma il nome di questo giovane lottatore, ha cominciato a circolare in maniera insistente già dal 2009, anno in cui, da cintura marrone, ha partecipato agli insidiosissimi Trials dell'Abu Dhabi Pro brasiliani. 
Vincerà, a sorpresa, battendo cinture nere di grande esperienza e, pochi mesi dopo, si aggiudicherà il titolo, sempre da cintura marrone, all'Abu Dhabi Pro, categoria -95 kg.
Queste imprese lo consacreranno come "O Caçador dos Faixas Pretas" (Il Cacciatore di Cinture Nere).
Tutto ripetuto nell'anno in corso, da cintura nera. Stagione straordinaria, questa. Vittorie all'Abu Dhabi Pro (Peso ed Assoluto con GI e Peso nel NO-GI), vittorie ai Panamericani ed al Mondiale (sempre Peso ed Assoluto) ed un Argento all'Assoluto dell'Abu Dhabi Pro, nel torneo No-GI.
Rodolfo Vieira è cresciuto sotto la guida del Maestro Julio Cesar Pereira, che ha fondato il GFT (Grappling Fighting Team).
Vittime illustri:                                        
  • Bernardo Faria
  • Rubens Charles
  • Michael Langhi
  • Antonio Braga Neto
  • Tarsis Humphreys
  • Braulio Estima
  • Leonardo Nogueira
Ma sarà il 1° Ottobre che avremo modo di conoscere la tecnica, la forza ed il "gioco" di questo fenomenale atleta brasiliano, che promette di egemonizzare il Jiu Jitsu per gli anni a venire.

lunedì 8 agosto 2011

Rodolfo Vieira vs Bernardo Faria: Finale Assoluto Pan-Am 2011

Contro Vieira, rivelazione di questa stagione e grandissima promessa del Jiu Jitsu internazionale, Bernardo Faria, uno dei migliori esponenti contemporanei dell'Arte Suave.
Il contesto è la finale dei Campionati Panamericani 2011, categoria "Assoluto".
Appuntamento al 1° Ottobre prossimo, giorno in cui avremo ospite, per un seminario, Rodolfo Vieira.

domenica 7 agosto 2011

Rashad Evans vs Tito Ortiz: VIDEO

 L'UFC 133 imperniava la sua serata sul main event tra Rashad Evans e Tito Ortiz. Evans, al rientro dopo 14 mesi, Ortiz al match un mese dopo la vittoria su Bader e con soli 15 gg di preavviso.
Evans ha dominato tutto il match, a partire dagli ultimi due minuti del 1° round, imponendo uno striking ed wrestling migliori, a cui è stato abbinato un GnP incessante, dalla cui morsa Ortiz non è mai riuscito a venirne fuori.
Dopo una breve fase di studio, Ortiz ha tentato di portare al suolo Evans, il quale si è difeso con successo, riuscendo ad evitare il takedown, rimettendosi in piedi e iniziando una prolungata serie a due mani, con Ortiz spalle alla rete. Breve fase di clinch e straordinaria proiezione di Evans, che pestava in GnP per tutto l'ultimo minuto del 1° round.
Il secondo tempo del match si apriva con un tentativo di ghigliottina di Ortiz, il cui fallimento portava nuovamente il californiano con l'avversario addosso. Nuova lunga azione di GnP finchè, Ortiz in ginocchio, Evans colpiva con una ginocchiata al plesso solare, su cui il "Bad Boy" si accasciava. Nuova azione di GnP, che l'arbitroo interrompeva a 4'48" del round.
Rashad Evans ha dimostrato un livello tecnico ed atletico ben superiore a Tito Ortiz. Lo ha dominato in tutte le fasi del combattimento, sia in piedi, che al suolo.
Ora lo attende Jon Jones, per il titolo. Ma quello sarà tutto un altro discorso.

sabato 6 agosto 2011

Melvin Manhoef, con lui spettacolo assicurato!

Melvin Manhoef, è un fighter di MMA olandese, divenuto celebre per lo stile aggressivo, caratterizzato da partenze a razzo, al suono del gong.
Muscolare e potente, ha reso i suoi match sempre particolarmente spettacolari ed apprezzati, soprattutto in Giappone, dove è sempre stato molto apprezzato.
Impetuoso e straordinariamente aggressivo, in diverse occasioni, quando pareva poter disporre completamente del proprio avversario, è incappato in qualche incidente di percorso.
Ormai a fine carriera, sebbene non ufficialmente ritiratosi, di Melvin Manhoef si può dire che sia stato un fighter sempre spettacolare ed uno striker pericolosissimo, nei cui match si poteva percepire nell'aria, sempre, la possibilità di un KO. Lo ha fermato dai massimi livelli una evidente carenza al suolo.
Tra le sue vittime anche Sakuraba, dato in pasto all'olandese quando era ormai decisamente finito e Mark Hunt, messo sorprendentemente KO.



Kaoklai Kaennorsing VS Mighty Mo

78 kg il thalandese, 103 kg il samoano. Match con regole K1 e finale incredibile e spettacolare.

Banana split

Il match tra Vinny Magalhaes contro Daniel Gracie, offre l'opportunità per approfondire una tecnica di applicazione piuttosto rara, ma che non tradisce una notevole efficacia, con possibilità di creare uno "spiacevole effetto sorpresa " in chi la subisca. Si tratta del "Banana Split", un sottomissione che genera uno stiramento della regione inguinale. Ottima applicazione si può avere dalla mezza guardia, oppure avendo un solo gancio per attaccare la schiena (come nel match che ho inserito).
In questo match Magalhaes lo effettua rovesciandosi in avanti (come abbiamo visto noi in palestra, grazie allo spunto di Diego, incuriosito da questa tecnica). E' più comune vederlo rovesciandosi indietro ed è anche generalmente insegnato in quel modo. Credo però che, in avanti, si possa avere qualche piccolo vantaggio (maggiore controllo e più possibilità di creare alternative), anche se poi le differenze sono minime e molto dipende dalla sensibilità individuale.
Qui come viene fatto da Magahaes, che è, tra l'altro, un lottatore fortissimo:
 
Questa è invece la tecnica come viene comunemente insegnata, in un paio di versioni:

venerdì 5 agosto 2011

Un paio di minuti di Sambo

Un paio di minuti di Sambo, a cura di Vadim Kolganov, che, vi anticipo, sarà nostro ospite il prossimo 29 Ottobre.
Il Sambo ha un bagaglio tecnico di grande interesse, applicabile ad un contesto con e senza GI. Molte entrate, per le loro caratteristiche, possono risultare sorprendenti per chi le subisca ed estremamente efficaci per chi le esegua. Possono comunque divenire un "valore aggiunto" per qualunque grappler.


Judo & Wrestling in MMA

Quando Judo e Wrestling vengono applicati, con successo, nelle MMA.
Una serie di proiezioni ed atterramenti, in incontri di MMA, di queste tradizionali discipline olimpiche.

mercoledì 3 agosto 2011

Rodolfo Vieira Seminar!

1° Ottobre: arriva Rodolfo Vieira!!

Rodolfo Vieira, figura emergente del Jiu Jitsu Mondiale, sarà nostro ospite per un seminario di tre ore, il 1° Ottobre prossimo.
Il 2011 è stato l'anno in cui si è imposto questo lottatore del GFT Team, che ha primeggiato nel Mondiale 2011 (nel Peso e nell'Assoluto) e, precedentemente, ai Panamericani (Peso ed Assoluto) ed all'Abu Dhabi Pro (Peso ed Assoluto con GI ed Assoluto nel NO-GI).
Rodolfo Vieira sarà da noi pochissimi giorni dopo la prestazione all'ADCC, il più prestigioso evento mondiale di Grappling, dove viene indicato come l'avversario numero uno di Roger Gracie, che pure ha una esperienza ben superiore nella pratica no-gi.
Con lui sarà presente, Gabriel Rainho, cintura nera di stanza a Londra.
Il seminario sarà con GI.
Il costo per partecipare sarà di 40 Euro.

Risultati in carriera:
  • 2x World Champion (2011 weight & absolute);
  • 3x World Pro Cup Champion (2011 weight & absolute gi, absolute no-gi);
  • 2x Pan American Champion (2011 weight and absolute);
  • 3x Rio Open Champion (2009, 2010 weight & absolute);
  • World Champion (2008 Brown Belt Absolute Division);
  • 4x Brazilian National Champion (2007 and 2008 weight and absolute – blue and purple);
  • 3x World Pro Cup Trial Winner (2009, 2011 weight and absolute)

martedì 2 agosto 2011

"Flying squirrel" takedown

"Flying squirrel". E' questo il nome del movimento che un giovane lottatore americano di Greco-Romana ha messo in opera nei confronti dell'avversario iraniano, ai Campionati Mondiali Juniores, svoltisi nei giorni scorsi in Romania.
La tecnica pare sia una novità assoluta ed, oltre all'abilità di chi l'ha eseguita, mette in evidenza che danni avrebbe potuto causare su "un altro collo".
Di certo si evidenzia l'atletismo di questi lottatori, praticanti di una disciplina di grande impegno e sacrificio.

lunedì 1 agosto 2011

Abu Dhabi World Pro 2011 - RODOLFO VIEIRA vs CHARLES RUBENS COBRINHA - final black absoluto

Rodolfo Vieira, il nuovo talento del Jiu Jitsu mondiale. Ha 21 anni e rappresenta l'erede di Roger Gracie, con cui se la vedrà, a Settembre, nelle finali dell'ADCC, organizzate in Inghilterra. 
Qui conquista la finale dell'Assoluto dell'Abu Dhabi Pro, svoltosi lo scorso Mese di Aprile ad Abu Dhabi, dove ha vinto tutto, o quasi.