Il Jiu Jitsu è certamente uno sport "di moda", non va negato.
Sorretto da un marketing fortissimo, invasivo ed anche invadente, il Jiu Jitsu è certamente, tra gli sport di lotta, quello in maggior ascesa e di maggior successo.
Qualcosa di imprevedibile solo 10 anni fa.
Alla base del successo l'iniziale accostamento alle MMA (che 20 anni fa erano VALE TUDO), che ne ha favorito una ampia conoscenza, spesso peraltro fraintesa (il Jiu Jitsu non è MMA).
Successivamente, la possibilità e l'innovazione determinata dal fatto che dove tutti terminavano di confrontarsi, il Jiu Jitsu iniziava ad esprimere il proprio potenziale: il suolo.
Attività divertente, ottimo connubio tra divertimento e confronto, questo stile permette di personalizzare il modo di lottare, rendendo lo studio tecnico infinito.
Laddove altri hanno ripudiato il Jiu Jitsu, questo ha, al contrario, apprezzato ed introdotto al suo interno altri stili. La sua comunità si è infatti sempre mantenuta vigile su Lotta Olimpica, Judo, Sambo, Catch Wrestling, ecc, laddove spesso i vertici di questi stili lo hanno disprezzato, a dimostrazione di una certa invidia e cecità verso un movimento in grande espansione.
Si è così consacrato uno dei principi fondamentali del Jiu Jitsu stesso: mantenersi integro, ma favorire la contaminazione, per rafforzarsi.
Credo che il progresso sia ancora in divenire, se si considera che è tutta da creare una attività infantile e giovanile, sebbene si sia comunque già avviato anche questo processo.