mercoledì 6 dicembre 2017

Mai fermare la conoscenza


E' impossibile stabilire quante tecniche facciano parte del Jiu Jitsu.
Con varianti o aggiustamenti, ciascuno, nel suo piccolo, contribuisce alla biblioteca infinita di cui è costituito il patrimonio di questa Arte.
Il gioco si evolve, con grande frequenza.
Il Jiu Jitsu solido, delle basi, continua ad essere vincente (Roger che batte Buchecha e Xande che, a quasi 38 anni se la gioca con tutti).
Ma è necessario mantenere alto il livello di aggiornamento.
Per conoscere, sapere ed essere competitivi.
Due colte a settimana c'è un corso sui FONDAMENTALI, a cui, se fossi uno studente, io stesso prenderei parte.
Ma esiste anche un Jiu Jitsu che prevede schemi differenti.
E' il cosiddetto "Jiu Jitsu moderno", che si basa su posizioni studiate e la cui efficacia è stata dimostrata e si dimostra sui tatami più prestigiosi.
E' bene non avere limiti nella conoscenza del Jiu Jitsu.
E' orrendo vedere due lottatori che tirano guardia contemporaneamente. Ma esiste anche quello. E va saputo.
Per quanto mi riguarda, ritengo importante che un buon lottatore sappia distinguersi con e senza kimono, facendo guardia e passando, attaccando e difendendo qualsiasi tipo di finalizzazione (nei limiti dell'umano) ed avendo un buon gioco in piedi.
Se far guardia è una opzione, non lo è passare: per passare devi mettere spalle a terra il tuo avversario.

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