Il Jiu Jitsu Stile Brasiliano negli ultimi anni ha avuto una diffusione impetuosa e ramificata, tanto che oggi non esiste quasi provincia italiana che non abbia almeno un paio di accademie cherappresentino questa disciplina.
Nonostante le cinture nere siano in aumento, ma ancora in numero molto limitato, se raffrontate alla popolazione del nostro Paese, esiste una pletora di ragazzi che, giornalmente, condivide e trasmette le proprie conoscenze ad un gruppo più o meno grande di allievi.
Su questo sforzo, spesso individuale, si è sviluppato il Jiu Jitsu in una decina d'anni, sebbene la maggiore diffusione sia avvenuta in questi ultimi 4-5 anni.
L'autonomia, "l'autarchia" e l'autodisciplina del Jiu Jitsu hanno prodotto effetti eccellenti sulla diffusione dell'Arte.
Ma perchè l' "Arte Suave" abbia riscosso tanto favore, non rimane un mistero, piuttosto un fatto da analizzare.
Il Jiu Jitsu nasce come disciplina che, in incontri con regole minime, ha avuto il sopravvento su tutte le altre Arti Marziali. Questo ha probabilmente consegnato un'aura di invincibilità e forza agli albori, da cui oggi questa Arte marziale si sta progressivamente sganciando. E' questa ormai una definizione piuttosto obsoleta, anche in considerazione del fatto che le MMA stanno assumendo una loro connotazione ben precisa, all'interno della quale il Jiu Jitsu stesso continua ad avere un suo ruolo ben preciso e forte, ma assai diverso da quello originario.
Il successo della disciplina risiede, a mio parere, nel fatto che questa sia libera e disancorata dallo schematismo proprio della maggior parte delle Arti Marziali. La bellezza consiste nella facilità del comprendere i movimenti essenziali per sviluppare una pratica sciolta ed efficace. Comprendere come da un movimento ne possano scaturire dieci o venti.
Non esiste tecnica o movimento che non possano essere studiati, discussi o superati, rendendo di fatto il Jiu Jitsu un'Arte Marziale in costante e continua evoluzione tecnica e tattica.
L'espressione massima è al suolo, ma comincia a diffondersi una conoscenza sempre più ampia del Judo e della Lotta Olimpica, rendendo di fatto questa Arte Marziale completa e moderna, attuabile in qualsiasi contesto. Considerato poi che la pratica senza GI ha affiancato il "kimono", si può affermare con sicurezza che l'Arte del Jiu Jitsu permette di plasmare il lottatore a seconda delle circostanze, rendendolo completo ed efficace in ogni circostanza. Completezza ed efficacia che si esprimono attraverso lo sparring o la gara, dove è possibile portare alla resa l'avversario in un contesto per nulla collaborativo. La tecnica studiata funziona.
Se vi piace il Sambo, sappiate che il patrimonio tecnico del Jiu Jitsu non solo coinvolge tutte le tecniche di attacco alle gambe proprie della disciplina russa, ma addirittura ne permette alcune che in quest'ultima non sono regolamentari.
Dal Judo si potrà attingere tutto il bagaglio di proiezioni, senza dimenticare però che, una volta al suolo, la lotta dovrà continuare con la stessa intensità, senza interruzioni di sorta.
Della Lotta Olimpica si potrà utilizzare il patrimonio di atterramenti, ma completando l'azione costringendo alla resa l'avversario, sia con uno strangolamento che con una leva articolare.
Un lottatore moderno saprà quindi lottare con e senza GI, in piedi e, ovviamente, al suolo, dove esprimerà il massimo delle proprie potenzialità.
Il Jiu Jitsu è un sistema di lotta completo, che permette al praticante di esprimersi in maniera assoluta e senza troppe restrizioni regolamentari, oltre ad essere uno stile che si plasma su praticanti di età e sesso differente.
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