Le recensioni delle gare, sarà sicuramente capitato anche a noi, sono una sequenza infinita di atleti, a cui si abbina, quasi sempre, un podio, una vittoria o un risultato straordinario.
Sarà capitato anche a noi, ripeto. E magari continuerà a capitare. Ma questa abitudine comincia a degenerare.
Per non parlare delle centinaia di Campioni Italiani, Europei e Mondiali che possiamo annoverare nelle nostre palestre.
E' bene precisare che in una categoria c'è un solo vincitore ed è l'Adulto/Classe A. Poi, come sempre, esistono categorie, anche tra i Master, per fare un esempio, che sono zeppe di atleti fortissimi e batterli rappresenta comunque una impresa di grandissimo valore.
Rimane comunque il fatto che, al di là della legittima promozione che ciascuno fa della sua Accademia e dei risultati dei propri atleti, andrebbe chiarito che vincere al di fuori della categoria Adulti/Classe A, è differente che vincere nelle altre categorie.
Vincere motiva e dà sprint ai ragazzi, ma andare troppo oltre crea il consueto"campionismo italiano"o medaglificio da asporto. Ovvero, vado alla gara e, quasi certamente, un metallo a casa lo porto.
Nemmeno è da sottovalutare il sempre crescente protagonismo di chi, in gara con uno, due o tre avversari, narri le gesta epiche della propria competizione.
Siamo seri.
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