Ha sempre un grande risalto la passione di Mario Balotelli per gli sport da combattimento e l'ammirazione per i fratelli Petrosyan.
Si sprecano foto, commenti di giubilo per il fatto che il giocatore sia così appassionato di questi sport e di questi campioni.
Peccato che molti tra coloro che mettono in evidenza questi particolari (Mario negli spogliatoi, Mario tra il pubblico, Mario che guarda in diretta i match, ecc, ecc), siano spesso gli stessi che denigrano il Calcio, i calciatori ed i loro guadagni milionari, senza prendere nemmeno un cazzotto.
E' di oggi la notizia che Cristiano Ronaldo abbia fatto visita a Conor McGregor. Cristiano Ronaldo, spesso icona del giocatore di calcio fighetta, impomatato e pronto a svenire al suolo al primo contatto. Sì, proprio lui.
In contemporanea, Messi incontra Nate Diaz.
Gli Sport da Combattimento hanno quindi bisogno della legittimazione delle star del pallone? Sembrerebbe di sì, a convenienza almeno.
Non sarebbe quindi più opportuno mantenere un atteggiamento più equilibrato? Credo di sì.
Ci si lamenta della scarsa visibilità dei nostri sport, spesso additando, erroneamente, il Calcio come responsabile di borse ridicole, poco giro di denaro e scarsa visibilità, salvo virare rotta a trecentosessanta gradi quando uno dei suoi protagonisti butti l'occhio su di noi.
E' la vittima che si innamora del suo carnefice o, più semplicemente, fa sempre comodo piacere a chi ci può dare un po' di notorietà e palcoscenico?
Un po' di coerenza e meno vittimismo (e siamo poi noi a criticare chi gioca a Calcio per questo difetto), non farebbe che bene (a noi).
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