domenica 25 aprile 2010

Il decalogo del Pugilatore

Sii sempre leale e corretto anche con coloro che non lo sono con te.
Dimostrerai, così, la tua distinzione morala e di difenderai da loro.

Come atleta sii sempre coscienzioso e costante nella preparazione. La
prima vittoria devi riportarla su te stesso.
Rispetta sempre l’avversario, non umiliarlo anche se la tua superiorità te lo consente senza rischi.
Sul ring battiti sempre con serietà e consapevolezza, dando tutto quello
che puoi, anche se ti costa pena e dolore.

Se rilevi, nel corso del combattimento, che hai già dato tutto ed il tuo
fisico può incorrere in lesioni pericolose, accetta la sconfitta anzitempo, ti
eleverai moralmente , onorerai lo sport e rimarrai fisicamente integro,
per continuare a batterti ed a rifarti.

Rispetta sempre l’arbitro, il pubblico e coloro che ti applaudono o ti
avversano. Sul ring sei come una divinità che può essere adorata o
negata, pregata o bestemmiata.

Sii forte negli errori altrui e nell’ingiustizia e non farti ragione da solo,
usando la tua forza. Un risultato tecnico ingiusto o sbagliato può darti un
rispetto ed un prestigio maggiori di una vittoria.

Sii sempre onesto, laborioso e serio. Solo così sarai degno di chiamarti
sportivo e di fregiarti col prestigioso appellativo di ‘’pugile’’.

Onora ed ama la tua famiglia, stima i tuoi dirigenti, gli allenatori e tutti
coloro che fanno dello sport e che lo sostengono; rispetta prima e dopo
l’incontro il tuo avversario con serietà, serenità, compostezza ed
umanità.

Non esaltarti nella vittoria r non avvilirti nella sconfitta. Nella boxe la
vittoria tecnica differenzia gli atleti occasionalmente, ma la serietà ed il
rispetto li accomunano e li parificano.

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