martedì 29 giugno 2010

News per i praticanti di MMA

Benchè ci siano ancora poche settimane di lavoro in palestra (ma, mi ripeto, Luglio rimane un ottimo mese per cominciare, prima delle vacanze), si preparano ora i progetti per la prossima stagione.Un piccolo nucleo si è avvicinato con l'intenzione di dedicarsi alle MMA. Tutti ragazzi molto giovani. Qualcuno che ha già fatto pratica agonistica a buon livello, qualche novizio e qualche "figliol prodigo".
C'è chi deve quindi ancora costruire una solida base, mentre per altri si tratta di migliorare la condizione fisica, oppure di intervenire sulle aree di miglioramento tecnico.
L'obiettivo rimane comunque quello di portare a combattere i migliori entro l'Autunno, senza però avere alcuna fretta.
Al momento abbiamo coperto, da un punto di vista tecnico, tutte le aree del combattimento (colpi e lotta), ma l'obiettivo è quello di creare un vero e proprio team al servizio di chi voglia praticare le MMA in maniera determinata.
Ecco quindi che, nell'immediato, vi comunicherò il team di coach che seguirà, ciascuno per quanto di propria competenza, i vari settori.
Anche la pianificazione settimanale subirà qualche leggera modifica.
Periodicamente, poi, come si sta già facendo per il Bjj/Grappling, inviterò qualche personaggio di caratura che possa seguire e supervisionare i nostri lavori, fornendoci sempre preziosi consigli.
Non rimane che allenarsi.

lunedì 28 giugno 2010

Riflettori puntati su Fabricio Werdum


Capiamo meglio, per i pochi che non lo sapessero, chi è Fabricio Werdum.
Fabricio Werdum, classe 1977, incomincia il Jiu Jitsu a Porto Alegre, sotto la guida di Marcio Corletta.
Giovanissimo si trasferisce a Madrid, in Spagna, per seguire la madre. In terra iberica, a soli 17 anni, comincia ad insegnare, da cintura viola, a cinture bianche e cinture blu. Alto 1 metro e 93 per oltre 100 kg, senza sparring di livello, Fabricio riuscirà comunque a capitalizzare al massimo l'allenamento con un gruppo di livello tecnico mediocre, diventando Campione del Mondo di Bjj, titolo che poi bisserà.
Due volte sarà anche Campione dei Massimi nel circuito Adcc.
E' cintura nera di Jiu Jitsu (forse superfluo dirlo) e di Judo.
Nelle MMA inizia a combattere molto giovane in Europa, dove colleziona ottime vittorie, sfruttando prevalentemente il suo Jiu Jitsu.
Quando inizia a collaborare con Cro Cop, che lo invita in Croazia per aiutarlo nel suo lavoro al suolo, si aprono le porte del Pride e, qualche anno dopo, quelle dello UFC.
Fa parte della Chute Boxe, team che gli ha permesso ampi miglioramenti nella parte relativa allo striking.
Risolto il contratto con lo UFC entra nello Strikeforce dove, lo scorso week end, raggiunge l'apice della sua carriera, battento Fedor Emelianenko in 69 secondi per triangolo.

La sconfitta di Fedor

Fedor Emelianenko assaggia l'amaro calice della sconfitta, per mano del brasiliano Fabricio Werdum, in un match che è durato 69 secondi.
Già in altre occasioni aveva rischiato di perdere e, nei  recenti match con Arlovski e Rogers si era intravista qualche ombra.
Questa è peraltro la prima vera sconfitta del russo, che in una precedente occasione venne dichiarato sconfitto (si ferì fortuitamente nei primissimi scambi con Kohsaka). Il match avrebbe dovuto essere  un "no contest", ma per permettere la continuazione della serata, organizzata con formula a torneo, Fedor venne dato perdente.
Quella "sconfitta" venne poi brutalmente vendicata cinque anni dopo, al Pride.
Campione di strategia, Fedor stavolta ha umanizzato il suo tratto, commettendo un grave errore.
Come già altre volte accaduto, al gong, dopo una brevissima fase di studio, Fedor ha portato una serie a due mani. Sul destro Werdum è andato a terra e Fedor l'ha seguito con la consueta veemenza ed aggressività, nel tentativo di chiudere rapidamente il match, commettendo però il gravissimo errore di entrare nella guardia del brasiliano in maniera scomposta. Werdum ha quindi tentato un armbar dalla guardia e, nel movimento sucessivo si è rovesciato ed è riuscito ad incastrare un perfetto triangolo, sul quale Fedor ha "battuto" dopo una stoica resistenza.
I più attenti si erano accorti alla vigilia dei pericoli che poteva rappresentare il match con Werdum, un fighter non troppo veloce, ma con un Jiu Jitsu pericolosissimo e, per risultati, assai migliore di quello di Minotauro, su cui Fedor ha costruito due vittorie schiaccianti. Werdum, pochi lo ricordano, ha battuto Overeem ed ha perso con Minotauro per decisione, Minotauro che rifiutò sempre il combattimento al suolo.
Il russo è apparso in conferenza stampa con la consueta serenità e modestia, ammettendo di aver commesso un errore fatale e scusandosi con tutti coloro che avevano creduto in lui e gli avevavo dato fiducia.
"Solo chi non cade non si rialza. Hanno fatto di me un idolo, ma tutti perdono", ha detto con sincerità il Campione del Pride, trasmettendo con la sua calma e tranquillità uno dei messaggi più belli per questo sport.
Negli ultimi mesi Fedor ha più volte lasciato intendere di volersi ritirare in tempi brevi, a testimonianza di una certa stanchezza e, forse, di un calo di motivazioni, situazioni congiunte a vari problemi fisici.
Se ci sarà una rivincita, cosa che tutti auspicano, forse torneremo a vedere un Fedor pienamente motivato, sebbene questa sconfitta, pur maturata in maniera rapida e su di un errore, faccia percepire qualche sinistro scricchiolio.

domenica 27 giugno 2010

"Solo chi non cade non si rialza" Fedor Emelianenko

Fedor vs Werdum: il video




Prima o poi anche Fedor avrebbe dovuto perdere, è nella legge naturale dello sport.  Werdum rappresentava un avversario pericoloso, anche se non il migliore che Fedor abbia mai incontrato. Soprattutto, veniva sottovalutato il suo Jiu Jitsu che, se paragonato a quello di Nogueira, è ben superiore, in senso stretto (ovvero contestualizzato alla disciplina) ed in termini di risultati.


Fedor, visto l'avversario in difficoltà, si è avventato su di lui, con esiti fatali. E' entrato infatti nel "gioco" del brasiliano, che lo ha chiuso in un triangolo perfetto.
Nelle MMA e nel combattimento in genere queste soluzioni possono accadere e, comunque, già in altre occasioni Fedor aveva rischiato la sconfitta.
Ora sarà interessante vedere che accadrà.

Roleta x Saulo Ribeiro

Roberto "Roleta" Magalhaes fu l'inventore della "Guardia Invertida". In questo match incontra Saulo Ribeiro, uno dei migliori lottatori tra la seconda metà degli Anni Novanta ed i primi Anni del Duemila.
Correva l'anno 1996.

sabato 26 giugno 2010

Oggi c'è Fedor-Werdum

Oggi ritorna Fedor (alla seconda apparizione in un ottagono), sicuramente il personaggio di maggiore carisma nelle MMA mondiali. Ad attenderlo, all'interno di Strikeforce, il maggiore evento dopo lo UFC, Fabricio Werdum, già Campione del Mondo di Bjj e fighter veterano del Pride e dello stesso UFC.
Chi vincera? Fedor appare imbattibile, anche se sicuramente non è più il combattente straordinario del Pride. Werdum, per sperare di vincere, deve andare al suolo. Ma al suolo c'è anche il Ground and Pound, dove Fedor eccelle.
Tifo Fedor, ma credo che Werdum possa impensierire il russo molto di più di quanto abbiano fatto gli ultimi tre suoi avversari (Sylvia, Arlovski e Rogers).

venerdì 25 giugno 2010

1° Nova Invicta Grappling Open



La Società dell'amico Giulio Candiloro, organizza una bella competizione di Grappling, Domenica 18 Luglio, nello stabilimento balneare LIDO CINZIA DI PAESTUM – Via Principe di Piemonte – CAPACCIO – PAESTUM (SALERNO).


Chiunque fosse interessato a partecipare potrà contattare l'organizzazione ai riferimenti indicati.
Una bella opportunità prima di staccare la spina per le vacanze estive, senza dimenticare che la sede della gara già si trova in una località di mare.

I 10 minuti di Ross Enamait

Esistono varie versioni di questo "giochino", ma una versione molto carina è quella diffusa dall'americano Ross Enamait. Ottimo da inserire al termine di un allenamento come routine conclusiva, occhio che sarà un vero e proprio massacro. Questa gara consiste nel completare più ripetizioni possibile di 3 esercizi nel tempo di 10 minuti. Gli esercizi che potrete eseguire sono i seguenti, come consiglia Ross:

- Squat a corpo libero (1punto)
- Piegamenti a terra (2punti)
- Burpees (3 punti)

Gli esercizi vanno eseguiti nella successione che si preferisce, cercando di completare il massimo numero di ripetizioni in 10 minuti. A ogni esercizio è associato un punteggio. Potete per esempio decidere di eseguire 10 squat a corpo libero, poi passare a fare 5 piegamenti a terra, e poi 2 burpees...ma ripeto potete scegliere il numero che preferite di ripetizioni...fermo restando che l'obiettivo è fare più ripetizioni possibile di ogni esercizio nei 10 minuti di lavoro.

Scrivete su un foglio le ripetizioni che fate ad ogni ciclo, altrimenti correte il rischio di dimenticarvi il numero esatto di ripetizioni eseguite.

Al termine dei 10 minuti potrebbe uscire un conteggio del genere:

- 200 Squat
- 100 piegamenti a terra
- 60 burpees

Come visto precedentemente, ad ogni esercizio è associato un punteggio che dovrete moltiplicare a punteggi dei singoli esercizi. Nel caso precedente uscirebbe un conteggio del genere:

- 200 Squat x 1 punto = 200 punti
- 100 piegamenti a terra x 2 punti = 200 punti
- 60 burpees x 3 punti = 180 punti

Totale = 580 punti

Obiettivo di ogni volta che eseguirete questa gara è quello di superare il vostro punteggio precedente

Attenzione che questa gara è indicata esclusivamente a soggetti molto preparati fisicamente e in buona salute, in quanto si raggiungono stati di affaticamento estremi.

giovedì 24 giugno 2010

Marcelo Brigadeiro: altri pezzi di repertorio (Luta Livre)



Marcelo Brigadeiro (cercate nei posts precedenti), sarà ospite da noi, all'Accademia Kama, il prossimo 11 Dicembre.

Marcelo è un praticante ed insegnante di Luta Livre, disciplina di Grappling specializzata nella pratica NO-GI.

Di seguito, un'altra lunga serie di movimenti e finalizzazioni mostrati durante uno dei suoi seminari.


mercoledì 23 giugno 2010

Allenamento ad intervalli: Tabata workout

Il Tabata è uno dei più efficaci protocolli di allenamento della categoria Interval Training, il più intenso e sorprendentemente anche il più corto come durata di esecuzione, infatti dura solo 4 minuti, ma questi 4 minuti producono effetti straordinari.

La sua sperimentazione: per testare gli effetti di questo allenamento, il dott. Tabata ha prima trasferito questo allenamento dal pattinaggio di velocità alla bicicletta, in particolare su ergometri stazionari. Poi si è
servito di un primo gruppo di atleti e ha fatto eseguire il protocollo con cinque allenamenti alla settimana, per sei settimane totali. All’inizio e alla fine del periodo di studio Tabata ed il suo team ha misurato VO2max (massimo consumo d’ossigeno) e la capacità anaerobica di tutti i soggetti. Per fornire una base di confronto Tabata ha condotto un secondo esperimento in cui un gruppo di controllo (ovviamente altri atleti) pedalavano su ergometri stazionari per un’ora, ad una intensità moderata (70% del VO2max) cinque giorni alla settimana, sempre per sei settimane totali. Ovviamente anche per questi soggetti vennero misurati VO2max e la loro capacità anaerobica. I risultati sono stati impressionanti. I soggetti che avevano seguito un allenamento a moderata intensità di esercizio avevano avuto un miglioramento del loro VO2max di circa il 9,5%, mentre la loro capacità anaerobica non era migliorata affatto. I soggetti allenati secondo il protocollo ad intervalli alla loro massima intensità (Tabata), nonostante l’esercizio complessivo avesse una durata di soli 20 minuti a settimana rispetto alle cinque ore alla settimana per l’altro gruppo, hanno migliorato il loro VO2max del 14% e la loro capacità anaerobica addirittura del 28%.

Il metodo: Prendiamo per esempio un esercizio molto conosciuto come lo squat, dopo un buon riscaldamento:

1)Esegui il maggior numero di ripetizioni che riesci in 20″

2)Riposa 10″

3)Ripeti per 7 volte

La cosa più importante è “non risparmiarsi”, eseguite i 20″ di lavoro sempre al massimo delle vostre possibilità, al limite della vostra sopportazione. Metteteci grinta, cattiveria e determinazione, non mollate e non arrendetevi! Sono solo 4 minuti, ma vi assicuro che si apriranno le porte dell’inferno! Il protocollo Tabata è applicabile a qualsiasi esercizio o sforzo fisico, dalla corsa alla bici, dalle pushups a tutte le olympic lifts, quindi non vi rimane altro che usare la fantasia e provare.

Fedor vs Minotauro: al suolo c'è anche il Ground and Pound

Questi sono gli highlights di Fedor vs Minotauro, nella prima occasione in cui si incontrarono. Vinse, o, meglio, stravinse Fedor, che impose un feroce Ground and Pound sul lottatore brasiliano, che fu salvato dal cuore e dall'incredibile tenuta dei colpi.
Nel secondo match tra i due, una profonda ferita accidentale che si procurò il russo, costrinse l'arbitro a fermare l'incontro e a decretare il NO  CONTEST.
Nella terza sfida vinse ancora Fedor, che sancì definitivamenta la sua supremazia sul fighter sudamericano.

martedì 22 giugno 2010

Allenarsi a Luglio? Il mese ideale!

Per chi non ha la fortuna o la possibilità di fare vacanza, Luglio rappresenta uno dei mesi ideali per iniziare o continuare la pratica e l'allenamento già iniziati.
Per chi comincia ci sarà l'opportunità di essere seguiti nel migliore dei modi, all'interno di classi meno affollate, allenandosi, al tempo stesso, con i migliori (che di solito sono gli ultimi a mollare).
Partire a Luglio significherà poi avere un bel vantaggio sui nuovi iscritti di Settembre/Ottobre.
Chi invece è già praticante da qualche tempo potrà curare con maggiore calma ed attenzione la parte tecnica, in un periodo di assenza di competizioni imminenti.
Tutto i corsi, in questo mese, si incentreranno maggiormente sul lavoro di mantenimento della condizione fisica, per cui saranno generalmente alleggerite le routine di condizionamento.
Gli allenamenti saranno quindi condotti e sostenuti in un contesto estremamente proficuo per tutti i praticanti e, al termine, si potrà ancora approfittare delle lunghe serate estive.
Quindi, opportunità da non perdere assolutamente!

lunedì 21 giugno 2010

Kazushi Sakuraba documentary


Kazushi Sakuraba è stato forse il più carismatico personaggio delle MMA di tutti i tempi.  Padrone di uno stile di lotta unico, che determinava finalizzazioni improvvise ed innovative, come di uno "striking"  efficace, sebbene  per nulla ortodosso, Sakuraba ha infiammato le platee del Pride per anni, consegnando match spettacolari. e storici (unico l'incontro di 90 minuti con Royce Gracie).  Negli anni d'oro sono state celebri le sue leggendarie sfide contro i membri della famiglia Gracie (Ryan, Royler, Royce, Renzo), tutti sconfitti.
Queste vittorie gli fecero guadagnare il soprannome di "The Gracie Hunter".


domenica 20 giugno 2010

Marcelo Garcia & Ryan Hall rolling

Austrian Open di Grappling: la battaglia di Dornbirn



La trasferta austriaca di Alberto ed Andrea, si è trasformata in una lunga battaglia, iniziata alle 10.30 e terminata solo dopo le 18.00.
Ben presto si apprenderà che il torneo sarà molto duro. Entrambi i nostri partecipano alla gara "Avanzati", che raggruppa i migliori che, si sa, sono sempre anche i meno numerosi.
Ecco quindi che comincia una lunga teoria di accorpamenti.
Nel GI si raggrupperanno 65-70-75, dopo che Alberto ha fatto sauna per rientrare nel peso la sera prima.
Ad Andrea va anche peggio. Si trova, negli 80 kg, riunito con i 90-110 e Open.
E sono tutti i migliori.
Ma i nostri non si faranno comunque intimidire e daranno vita ad incontri di livello, aggiudicandosi rispettivamente (nell'ambito del raggruppamento), la cat 65 kg e quella 80 kg.
Da ricordare: Alberto batte un 75 kg e, pur perdendo con un altro 75 kg per 2-0, chiude un footlock a pochi secondi dalla fine. L'avversario non batte, infortunandosi quindi in maniera grave.
Andrea invece trova, tra gli altri, una cintura marrone di ottimo livello (di 90 kg) ed un judoka di almeno 11o kg, con un repertorio ed una resistenza straordinarie (almeno 110 kg).
Alle 14.30, dopo un break di un'ora, si riprende con il NO-GI ed, ancora, accorpamenti.
Alberto si trova inserito assieme ai 70 kg. Andrea va con i 75.
Alberto, tra l'altro, batte uno svizzero nettamente e finalizza un tedesco con un triangolo e, anche in questo caso, vince la categoria fino a 65 kg. Andrea si aggiudica anch'egli la sua categoria, ma, soprattutto, se la gioca perdendo ai punti con Andrea Lavaggi e Mirko Ercole, due tra i migliori lottatori italiani della categoria.
In totale Alberto chiuderà la giornata con 8 lotte, mentre Andrea ne avrà sostenute 10.
Nel NO-GI oro ad Alberto nei 65 ed argento ad Andrea negli 80, cat. Avanzati.
Grande esperienza. Bravi, ragazzi!

venerdì 18 giugno 2010

Risultati allenamenti Martedì e Venerdì

 
Abbiamo aperto, a tutti, la possibilità di allenarsi, oltre ai regolari corsi settimanali, anche il Martedì ed il Venerdì.
Nonostante il periodo ormai estivo, la concomitanza dei Mondiali di calcio e gli esami di fine anno, l'iniziativa ha avuto un bel successo.
Molti praticanti, soprattutto del Jiu Jitsu, stanno specializzandosi anche nei colpi, sperimentando anche qualche sessione di sparring, in attesa di misurarsi in maniera più intensiva, già a partire dalle prossime settimane.
Durante queste sessioni, è possibile allenarsi liberamente. L'impostazione principale è dedicata appunto allo striking, anche se partecipano ragazzi che si fanno un paio di riprese di sacco e corda, così come qualche lottatore che vuole affinare la propria tecnica, con o senza GI.
Per qualcuno, a brevissimo, sarà il momento di cimentarsi, nello specifico, nella parte relativa alle MMA, in previsione del debutto entro l'Autunno.
Le classi sono aperte a TUTTI e TUTTI verranno seguiti con la medesima attenzione, sebbene siano particolarmente indicate per chi voglia orientarsi verso l'agonismo.
Ricordo a tutti che l'ingresso per le lezioni del Mar-Ven è di soli 2 Euro, l'ingresso è a partire dalle ore 19, accordandosi con me.

mercoledì 16 giugno 2010

Renzo Gracie, una delle icone del Jiu Jitsu

Renzo Gracie, nato l'11 Marzo 1967, è uno dei nomi leggendari del Jiu Jitsu, nonchè uno dei migliori esponenti di questa disciplina, in senso assoluto.
E' cintura nera di Carlos Gracie Jr (il celebre Carlinhos Gracie).
Come Maestro, Renzo Gracie ha allevato una pletora di fuoriclasse (Rodrigo Gracie, Ricardio Almeida ,Matt Serra, Sean Alvarez) ed ha curato parte del Jiu Jitsu del Campione UFC dei Welters Georges Saint Pierre.
Ha combattuto a lungo nelle MMA, in Giappone e negli Stati Uniti.
In questi due video lo vediamo fare sparring con il fratello Ryan Gracie, classe 1974, scomparso nel Dicembre 2007, presso l'Accademia di Renzo, a New York.





Allenamento funzionale per gli Sport da Combattimento


Il giorno 26 Giugno, presso la nostra Accademia, a partire dalle 10.30, avremo ospite Giuseppe Prencipe, Personal Trainer con grande esperienza nella preparazion atletica.
Giuseppe è laureato in Scienze Motorie ed ha, tra l'altro, combattuto nella Muay Thai, per cui può assicurare competenza nello specifico settore degli Sport da Combattimento.
Scopo dell'incontro, che avrà la durata di non più di 90 min, sarà quello di illustrare i moderni metodi di allenamento per la preparazione atletica, nonchè l'utilizzo di kettlebels e di strumenti funzionali, il tutto spiegato e corredato da esempi pratici.
L'appuntameno è aperto a chiunque sia interessato all'allenamento funzionale per gli sport da combattimento.
Troverete questo incontro menzionato nella sezione dedicata a  Stages ed Appuntamenti, a destra. 

martedì 15 giugno 2010

Marcelo Brigadeiro in azione

Marcelo Brigadeiro è un lottatore brasiliano di Luta Livre, attualmente assunto presso il Team Kaobon di Liverpool, per seguire la preparazione di alcuni fighters di MMA inglesi, (qwualcuno combatte nello UFC) ,oltre che per tenere i suoi corsi regolari.
Marcelo è cintura nera di Luta Livre, disciplina che si pratica esclusivamente senza GI ed ha vinto moltissimi tornei di Submission Wrestling nei quali si può finalizzare senza alcuna restrizione.
Tra questi, il Brazilian National Championship of Submission, e sette volte il Rio de Janeiro State Championship of Submission (il più duro torneo di Submission Wrestling in Brasile)

Date un'occhiata qui, eppoi leggete in fondo:






Marcelo Brigadeiro sarà ospite da noi.. Manca ancora del tempo, ma sicuramente l'appuntamento è da segnare in agenda: 04.12.2010, Accademia Kama. Ne riparleremo.


domenica 13 giugno 2010

Stage con Rogerio Olegario: tecnica e..l'ora delle promozioni

Il Maestro Rogerio Olegario ha fornito un seminario di altissimo livello tecnico, sia nella giornata dedicata al GI, sia a quella dedicata al NO-GI.
Tecniche molto innovative e moderne, combinate con movimenti propri della scuola Olegario.
Ma è stato anche il momento delle promozioni alla cintura superiore.
Il sottoscritto ha ottenuto la cintura marrone. Agli altri qualsiasi considerazione.
Alberto ha ottenuto la cintura azzurra, dopo 3 anni di allenamenti e risultati, sia con che senza gi. Ha pazientato ed intanto ha frullato vittorie, mantenendo sempre lealtà e correttezza.
Andrea ha anch'egli guadagnato la cintura azzurra (risultato ottenuto in  otto mesi), dopo essere stato imbattuto in tutti i tornei di Bjj ed aver lottato sempre con i migliori anche nel Grappling.
Matteo è passato alla cintura colorata, mostrando miglioramenti costanti, dopo due anni di pratica costante,  con lealtà, sempre presente a tutti gli appuntamenti e competitivo nelle gare che ha sostenuto.
Salvatore, cintura nera II dan di Judo, dopo 30 anni di questa disciplina, ha deciso di  aderire ai nostri corsi, lottando sempre con tutti e mettendo a disposizione del gruppo la sua immensa conoscenza tjudoistica.
Complimenti a tutti ed un grande abbraccio a tutti i giovanissimi praticanti che hanno partecipato a questo appuntamento.

Tutti i colorati

giovedì 10 giugno 2010

NGT4: Jonatas Novaes vs Nilson Lopes, finale Grand Prix 77 kg


NGT (New Generation Tournament), nella quarta edizione del Marzo 2008, tra gli altri incontri, vide lo svolgimento di un torneo tra quattro fighters fino a 77 kg.
Nel primo turno la cintura nera di BJJ Jonatas Novaes, finalizzò Oleg Tokinov, proveniente dal Sambo, con una leva al braccio.
Nilson Lopes, dal canto suo, liquidò, allo stesso modo, il gallese Kevin Reed (uno striker).
La finale si disputò quindi tra Jonatas Novaes e Nilson Lopes. Quel match avrebbe regalato alla platea momenti di Jiu Jitsu di livello assoluto.
Dopo un takedown di Novaes, Lopes piazzò un velocissimo armbar dalla guardia, da cui Novaes si salvò miracolosamente. L'armbar venne "trasformato" in omoplata ed anche in questa circostanza Novaes, riuscì a controllare la tecnica dell'avversario, che rimase sollevato da terra per diversi secondi, senza che il suo connazionale lo scaraventasse al suolo (cosa che avrebbe potuto fare).
Il match proseguì ancora al suolo, sempre con contenuti tecnici altissimi. 
L'epilogo fu quando Novaes riusci a prendere la schiena, dopo aver colpito duro in Ground and Pound. Da lì piazzò lo strangolamento definitivo.
Novaes ha recentemente combattuto nello Strikeforce, negli Usa, dove vive e si allena da un paio di anni.




Royce Gracie: la rivoluzione nelle Arti Marziali



Ho avuto la fortuna di conoscere Royce Gracie in due occasioni, nel 2003 e nel 2004, in occasione di due grandi seminari che ho organizzato qui a Milano.

Criticato, amato, detestato, Royce Gracie è, comunque sia, l'uomo che ha permesso al mondo di conoscere il Brazilian Jiu Jitsu, aprendo gli occhi a chi fino al giorno prima credeva che un match iniziasse e finisse in piedi.

Tutto stravolto: Royce Gracie, un uomo di 80 kg, fu in grado di battere uomini pesanti 30-40 kg più di lui, provenienti da tutte le Arti Marziali e Sport da Combattimento.
Come? Battendoli al suolo. Le regole? Nessun limite di tempo e tutti i colpi leciti. All'interno di una gabbia.

Questo video riassume la rivoluzione del 1993.




mercoledì 9 giugno 2010

Samart Payakaroon: una leggenda della Muay Thai e della Boxe


 
Samart Payakaroon, nato il 5 Dicembre 1962, è probabilmente un dei fighters di Muay Thai di tutti i tempi.
Iniziata la pratica a 11 anni, Payakaroon ha combattuto fino al 1981 in questa disciplina, collezionando questi titoli:

  • 105 lb Champion of Lumpinee Stadium in 1980
  • 108 lb Champion of Lumpinee Stadium in 1980
  • 115 lb Champion of Lumpinee Stadium in 1981
  • 126 lb Champion of Lumpinee Stadium in 1981

Nel 1982 decide di passare alla Boxe, cambiando guardia (diventerà guardia destra), dopo aver sempre combattuto in guardia normale nell'Arte siamese.

Nella Boxe divenne Campione del Mondo nei Supergallo WBC, battendo a sorpresa Lupe Pintor per KO alla quinta ripresa, nel Gennaio 1986 e difese il titolo contro Juan Meza, prima di essere messo KO da Jeff Fenech nel Maggio 1987. Tenterà un rientro nel 1990, senza successo.

Di seguito gli highlights della carriera del fighter thailandese.


Sambo: dalla Russia uno stile di lotta completo


«SAMozashita Bes Oruja» vale a dire «difesa personale senza armi» è la frase russa da cui deriva il nome SAMBO.
Il Sambo è considerata l’arte marziale russa, anche se, per come è stato codificato e per il suo regolamento sportivo, può essere propriamente considerato la vera lotta Internazionale per antonomasia, in cui tutti i lottatori di ogni parte del mondo possono esprimersi trovando spazio per le loro caratteristiche tecnico – tattiche.
Vista la particolare predisposizione verso le discipline da combattimento, che contraddistingue tutti i popoli delle varie regioni dell’ex URSS, nel Sambo si riscontrano anche tutti gli stili tradizionali di quelle regioni che vantano secoli di esperienza appunto nelle discipline da combattimento (praticate ora più a livello folkroristico) come la lotta mongola, la lotta turkmena, la cidaoba georgiana, il kurash, la lotta moldava etc…
Il Sambo ha un ricco bagaglio tecnico, per il combattimento ravvicinato od a distanza, con sollevamenti e proiezioni, prese dolorose, leve articolari ai gomiti, ai polsi, alle spalle, alle anche, alle ginocchia ed alle caviglie, nonché tecniche di controllo a terra e di soffocamento.
Oltre alla tecnica, il Sambo studia la preparazione fisica, grazie a metodi moderni e collaudati.
Il Sambo è uno sport completo e formativo, praticato non solo come disciplina da combattimento agonistica, come addestramento per i giovani militari e come preparazione fisica per gli adulti, ma anche come principale metodo di educazione sportiva per i ragazzi in età scolare.
Per quest’ultimi è un eccellente allenamento che rende il corpo elastico e forte; educa alla costante ricerca di un movimento preciso ed armonico favorendo un corretto sviluppo psico-motorio.
Inoltre educa all’autodisciplina, alla collaborazione ed al rispetto per gli altri.
Contrariamente a quello che può sembrare in apparenza, non spinge un ragazzino alla competizione esasperata, ma piuttosto alla ricerca del costante miglioramento di se stesso.
Considerare il Sambo solo uno sport è comunque riduttivo, sarebbe meglio dire che è un vero stile di vita.
Per trovare le radici del Sambo bisogna risalire agli anni venti, quando, presso il Distretto Militare di Mosca e la Dinamo (Centro Sportivo della Polizia), esperti lottatori furono incaricati di raccogliere le tecniche migliori da tutti gli stili di combattimento conosciuti al mondo.
L’obiettivo era quello di creare lo stile di difesa personale più efficace per l’Armata Rossa e la Polizia Segreta chiamata Cheka (che poi divenne il KGB).

I tecnici più impegnati furono Vassilj OSCHEPKOV, primo autorevole esperto russo, Victor SPIRIDONOV, primo insegnante di difesa personale della Dinamo, GALKOVSKY, SAGATELIAN, RUBANCIK, SKOLINKOV, SIDOROV, tutti studiosi degli stili di combattimento tramandati (nei territori ex URSS) dai tempi di Genghis Khan sino all’era moderna.
Va inoltre ricordato che dal 1923 Anatoly KHARLAMPIEV, insieme ad Ivan Vasilievich VASILIEV, viaggiò per anni con l’intento di perfezionare la conoscenza delle arti marziali orientali ma anche degli stili di combattimento più classici, dalla lotta greco – romana e stile libero alla boxe passando anche per la scherma.
Il risultato di questi studi cambiò definitivamente il vecchio “Vsebuch” ossia il metodo di allenamento militare voluto da V. Lenin dopo la rivoluzione, nel “Sam”, poi “Samoz” ed infine “SAMBO”.
Ogni tecnica di Sambo era studiata attentamente e finalizzata alle più svariate esigenze della difesa personale: per la Milizia, per la Polizia Segreta, per le Guardie di Confine, per la protezione di singole persone da immediato pericolo, per il personale di ospedali psichiatrici, per gli Ufficiali e per i soldati (con armi e senza) . Inoltre veniva valutato il contesto e l’ambiente in cui era necessario applicare una tecnica: luogo chiuso od aperto, con tanto o poco spazio, con la vicinanza di grossi oggetti come tavoli o piccoli oggetti ma pericolosi, oppure con armi non convenzionali di possibile utilizzo
La situazione politica e la vita dell’Unione Sovietica negli anni della rivoluzione socialista, resero più facile lo sviluppo di uno stile di combattimento avente connotati puramente russi, da qui la rapida diffusione di questa disciplina chiamata Sambo fuori dalle strutture militari.
Così il Governo Sovietico tolse il velo di segretezza che avvolgeva il Sambo per renderlo alla portata di tutta la popolazione civile ove si diffuse la versione sportiva inizialmente chiamata “Lotta – Sambo”.
Tra i fondatori, il più longevo fu A. Kharlampiev, infatti nell’immediato dopoguerra divenne Presidente della Sezione di Sambo dell’Unione Sovietica, vedendo il suo sport ottenere i primi successi in campo internazionale, per questo viene spesso ricordato come il padre spirituale del Sambo.
Il 16 novembre 1938 è considerata la data di nascita ufficiale del Sambo, quando fu riconosciuto come disciplina sportiva dal Comitato Superiore per la Cultura e lo Sport dell’URSS.
Nel 1972 vi fu il primo campionato europeo (Riga) e nel 1973 il primo campionato mondiale (Teheran).
Attualmente la pratica nel mondo è regolamentata dalla F.I.A.S. (Federazione Internazionale Amatori del Sambo) a cui aderiscono 52 federazioni nazionali.


Come ogni federazione internazionale, la FIAS segue le regole dettate dal C.I.O. (Comitato Olimpico Internazionale) www.olympic.org .
Parallelamente al C.I.O. esiste il G.A.I.S.F.(General Association International Sports Federations) www.agfisonline.com , organizzazione collegata al Comitato Olimpico Internazionale, presso la quale sono accreditate le federazioni internazionali di tutti gli sports olimpici e non olimpici.
Il G.A.I.S.F. garantisce sulla serietà dell’attività svolta dalle singole federazioni mondiali, presso il quale l’unica federazione accreditata per il Sambo è la F.I.A.S (Federazione Internazionale Amatori del Sambo) www.sambo.com .
La FIAS è l’unico organo internazionale deputato a regolamentare l’attività del Sambo nel mondo insieme alle federazioni continentali ad essa collegate.

L’Italia è a sua volta rappresentata presso la FIAS dalla F.I.L.S. (Federazione Italiana Lotta Sambo) www.filsambo.it .
Ogni anno viene celebrato un campionato mondiale per ogni classe di età: Cadetti (16-18 anni), Juniores (19-20 anni) e seniores (adulti oltre i 20); c’è anche un campionato del mondo masters riservato agli oltre 35 anni.
Stessa organizzazione vi è per il campionato continentale (europeo, asiatico, panamericano ed africano).
E’ importante precisare che tutte le suddette manifestazioni agonistiche sono sia maschili che femminili e che vi sono 9 categorie di peso per ogni fascia di età. Esistono anche numerosi Tornei internazionali, 5 dei quali sono considerati professionali di categoria “A”.
Vi sono anche manifestazioni agonistiche per i minori di 16 anni.

(tratto da www.filsambo.it)

Regolamento agonistico

MaterassinaFormulato per dare all'incontro sportivo le caratteristiche di uno scontro reale. Un sambista deve prevalere sull'altro buttandolo a terra, senza limitazioni di prese, con l'unico vincolo di mantenersi attivo durante l'incontro, possibilmente ottenerne la resa prima del limite grazie ad una leva articolare alle braccia od alle gambe, che metterebbe l'avversario realmente fuori combattimento.

Area di gara

I due sambisti iniziano il combattimento al centro della materassina.
La durata del combattimento è:
  • 5 minuti effettivi per i maschi juniores e seniores;
  • 4 minuti effettivi per le femmine juniores e seniores;
  • 3 minuti effettivi per le classi esordienti e cadetti m/f.
Fuori Fuori Fuori Durante la lotta in piedi s'interrompe quando un sambista mette un piede fuori dalla linea rossa di pericolo; mentre nella fase del combattimento a terra si interrompe quando l'azione non è più attiva oppure quando un sambista ha metà del corpo fuori dalla suddetta zona.

Abbigliamento

Due sambisti, uno vestito di rosso e l'altro di blu, indossano:
  • una giacca (Kurtka), simile ad una moderna giubba, con due spalline e dei passanti per infilarvi un'apposita cintura;
  • calzoncini corti elasticizzati (Shorti) del colore del Kurtka;
  • delle apposite scarpette (Sambofki o Barzofky), fatte in pelle morbida senza gomma od eventuali altri materiali rigidi.
Kurtka Sambofky Shorty

Punteggio

La vittoria anzitempo, oltre che per una leva articolare, è aggiudicata se chi esegue la tecnica effettua un'ampia e proiezione a terra dell'avversario con velocità e controllo, rimanendo lui stesso in equilibrio sui due piedi. Chisto!Quando, durante la medesima tecnica, l'esecutore perde l'equilibrio appoggiando una qualsiasi parte del corpo a terra, ottiene 4 punti; a secondo di come cade l'avversario, si attribuiscono 4 punti, 2 punti od 1 punto. Si può ottenere un vantaggio anche mantenendo l'avversario con la schiena a terra e controllandolo con il proprio petto al di sopra della cintura. Questa forma di immobilizzazione applicata per 10 secondi vale 2 punti e per 20 secondi 4 punti, oltre i quali va risolto l'incontro con una leva articolare od una presa dolorosa. Perchè afferrare l'avversario con una presa di sottomissione durante un combattimento da strada, non garantisce la soluzione favorevole dello scontro. Con l'immobilizzazione non si possono ottenere più di 4 punti per ogni incontro. Nell'incontro sportivo è attribuita la vittoria per netta superiorità tecnica, quando si ottengono 12 punti di vantaggio . La sanzione viene data quando un sambista, dopo un primo vviso dell'arbitro, mantiene un comportamento scorretto o passivo. Il richiamo ufficiale corrisponde all'attribuzione di 1 punto all'avversario; al 3° richiamo per passività viene decretata la sconfitta.

Arbitraggio

Il giudice del tavolo centrale coordina lo svolgimento dell'incontro, in particolare si occupa si segnare il punteggio sul verbale di gara, sul tabellone confermando il punteggio all'arbitro di sedia e vigilando sul cronometrista. L'arbitro di sedia convalida il punteggio dell'arbitro centrale, indicandolo con gli appositi segnali. L'arbitro in materassina, oltre ad utilizzare l'apposito fischietto per l'inizio e l'interruzione dell'incontro, dirige l'incontro con i seguenti segnali:

Valutazioni delle tecniche: Vittoria totale

Chisto!prima del limite:
  • Resa dell'avversario per presa dolorosa (leva) od abbandono;
  • Proiezione perfetta sulla schiena od in ponte, rimanendo in equilibrio sui due piedi.

Proiezione perfetta Leva dolorosa

Valutazioni delle tecniche: 4 punti

  • Quattro puntiassegnati quando in una proiezione perfetta, chi esegue la tecnica perde l'equilibrio, appoggiando a terra anche un solo ginocchio.
  • assegnati per 20 secondi di immobilizzazione a terra (non ripetibili nell'arco di un combattimento).
Tecniche da 4 punti

Valutazioni delle tecniche: 2 punti

  • Quattro puntiassegnati quando avviene una proiezione sul fianco, quando chi esegue la proiezione rimane in piedi e chi cade finisce sul petto o sul fondo schiena.
  • quando la proiezione viene fatta sulla schiena ma chi la subisce si trova già in ginocchio e da lì finisce a terra senza sollevamento, oppure chi la esegue comincia la tecnica da terra e vi rimane sino alla fine del gesto tecnico.
  • durante un'immobilizzazione da 10 a 19 secondi
Tecniche da 2 punti

Valutazioni delle tecniche: 1 punto

  • Un puntodato quando durante una proiezione l'avversario finisce a terra in seguito ad un semplice squilibrio ma con controllo;
  • quando viene fatta una proiezione senza controllo e l'avversario riesce a girarsi sulla pancia oppure non appoggia a terra ne la schiena ne un fianco, dimostrando una difesa reattiva;
  • dato quando l'avversario subisce un richiamo ufficiale per passività.
Tecniche da 1 punto

Prese o colpi non consentiti

  • Proiezione a terra volutamente di testa;
  • Testate, gomitate o ginocchiate;
  • Strangolamenti;
  • Prese al volto, alle orecchie o torsioni della testa;
  • Leve alle dita delle mani o dei piedi;
  • Torsioni dei polsi o delle caviglie;
  • Prese al gonnellino basso della giacca, all'interno della manica ed ai calzoncini;
  • Difesa prendendo il telo od altre protezioni della materassina.
Azioni vietate Azioni vietate Azioni vietate Azioni vietate

Da ricordare

Un'immobilizzazione è valida quando l'avversario è schienato e vi è un controllo con il contatto del petto . - Un sambista può ottenere un massimo di 4 punti di immobilizzazione, per tutto l'incontro, anche in azioni diverse. Oltre a questi l'azione di immobilizzazione deve essere cambiata per eseguire una leva.
L'azione per fare una leva può durare 1 minuto, al termine del quale l'arbitro può fare rialzare i due lottatori . Per azione di leva si intende un'evidente iniziativa di forza volta esclusivamente ad eseguire una singola leva al braccio od alla gamba, senza alcuna interruzione nel movimento e nella direzione della forza. Quando chi esegue la leva cambia la tecnica, in una semplice azione di controllo oppure interrompe l'azione per cambiare leva, si ricomincia il conteggio. L'azione di leva viene indicata dall'arbitro centrale con il braccio teso in avanti ed il pugno chiuso.
I punti per le passività vengono dati quando si ha la conferma del giudice di tavolo. Al primo richiamo per passività viene dato un punto all'avversario, al secondo richiamo due punti. Al terzo richiamo ufficiale per passività si perde l'incontro.
Un'azione di attacco da in pedi, può non produrre una tecnica valutabile con un singolo punto, tuttavia la stessa azione viene riscontrata ufficialmente dall'arbitro che la indica come azione attiva. L'arbitro indica l'azione attiva con il braccio piegato ed il pugno chiuso vicino alla spalla. Un'azione attiva può essere valutata anche nella lotta a terra: durante l'immobilizzazione inferiore a 10 secondi e durante un tentativo di leva che viene interrotto dopo un minuto.