lunedì 26 settembre 2016

Esiste un presente per le MMA?

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Nel 2016 ci sono stati due italiani messi sotto contratto nell'UFC (Di Chirico e Vettori), il Venator ha organizzato una card di assoluto livello internazionale ed il Bellator è sbarcato in Italia e replicherà a dicembre.
Eppure, quello che manca, è un movimento di base, fatto di giovani che possano combattere con frequenza e continuità.
Tra gli atleti del Venator, nessuno, a parte Vettori, è tornato in gabbia o ring.
Non mi risulta ci siano, nei calendari, eventi di MMA che possano consentire ai più giovani, con minore esperienza, di testarsi.
Crisi economica, difficoltà per organizzare e trovare palazzetti, oltre alla mancanza di atleti competitivi, rendono le MMA, ad ora, più che altro un movimento "da palestra", con pochi sbocchi e prospettive.
A questo si potrebbe aggiungere la difficoltà di reperire sponsor, le richieste economiche di debuttanti che, per quanto si espongano a rischi, combattendo, dovrebbero realizzare in che realtà si trovino.
Il pubblico è ancora "hard-core", non vi è attrazione del fan "casuale", magari coinvolto da qualche aspetto extra-sportivo.
Si salva Oktagon/Bellator, che conta su una macchina organizzativa che ha pochi eguali nel mondo degli sport da combattimento. Ma non basta e non fa da traino alle MMA.
Rimane il fatto che esistono pochi eventi, pochi atleti e poca attività. Ed il pubblico ancora scarseggia.
Rimaniamo aggrappati a Di Chirico, Vettori e Sakara (quest'ultimo ha trovato eredi oltre 10 anni dopo aver esordito).

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