domenica 29 gennaio 2017

In Guard we trust. Qualche spunto per migliorare la guardia

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Il Jiu Jitsu si differenzia dagli altri stili di lotta per la grande enfasi ed importanza che viene data alla guardia, come strumento di difesa ed attacco.
Passare può essere una opzione, che dipende dalla minore abilità dell'avversario nella parte in piedi e/o alla sua preferenza nel "fare guardia".
Per i motivi esattamente opposti avere una guardia sicura è indispensabile. Trovarsi un avversario abile nelle proiezioni o che non voglia assolutamente andare a terra, può "costringere" a lottare da sotto.
Costruirsi una guardia protettiva ed anche offensiva richiede tempo, ma anche flessibilità, elasticità e mobilità del bacino.
Credo che, partire da una guardia in cui ci si senta sicuri, per poi lavorare su un paio di "raspado" e, solo dopo, qualche sottomissione, possa essere un buon metodo per costruirsi un gioco semplice ed efficace.
Nel tempo, migliorando l'abilità e la sicurezza, si comprenderà come cambiare guardia quando sotto pressione o in attacco.
Sarà quindi utile padroneggiare almeno un paio di guardie, partendo da situazioni semplici, che potranno essere elaborate allenamento dopo allenamento.
In questo contesto, se non ci si trova in sicurezza a lavorare da sotto, sarà opportuno dedicare più tempo a quella parte del gioco, durante lo sparring (esattamente come si farebbe nel caso ci si sentisse insicuri a passare).
Essere raspato o finalizzati in allenamento è il minore dei mali...

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