mercoledì 16 marzo 2016

Il Tatami non è mai troppo


Oggi un praticante di Jiu Jitsu che aspiri a fare dei buoni risultati, se non si allena due volte al giorno, fosse anche cintura bianca, si allena almeno tutti i giorni.
Più la cintura è colorata e si avvicina al nero e più il lottatore di Jiu Jitsu intensifica la sua preparazione.
Non esiste giustificazione per chi abbia voglia ed intenzione di fare.
Tra chi vince il Mondiale, si trovano Ingegneri, laureandi, studenti universitari e professionisti di ogni genere.
Essere sul tatami permette di migliorare e migliorarsi e non esiste attività al mondo che impedisca di allenarsi, dedicando del tempo a se stessi, per almeno un'ora e mezzo al giorno.
Qualcuno ha da studiare, qualcun altro è oberato dal lavoro, ma non mi sento circondato da scienziati o futuri tali, né da danarosi lavoratori che rendono la società migliore, grazie al loro impegno di 12 ore al giorno in ufficio o in cantiere.
Siamo pedine, finché decidiamo di non esserlo più.
La libertà non ha prezzo.
Chi aspiri alla cintura (desiderio legittimo o condannabile che sia), oggi più di ieri deve allenarsi con dedizione e costanza, perché oggi più di ieri una cintura azzurra, viola o marrone che siano, si allena più forte e meglio di quanto non accadesse 10 o 15 anni fa.

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