martedì 26 agosto 2014

Chi vuole può, chi non vuole trova una scusa

Si dice che la nostra società non dia più spazio e tempo al singolo per esprimersi, inserendolo in un contesto che lo sta progressivamente schiavizzando.
La solita sveglia, il solito traffico, lavoro, casa, traffico, lavoro...una routine a cui nessuno riuscirebbe ad astenersi.
Per qualcuno potrà essere una realtà a cui è impossibile sottrarsi, ma per molti altri, il tempo che abbiamo è più che sufficiente per fare tante attività, e soprattutto quelle a cui teniamo maggiormente.
Per gli adulti, sussisterebbe l'impossibilità di gestire una giornata extra-lavorativa, rinunciando ad un paio di buoni allenamenti, anziché tv e divano. C'è la famiglia, certo. Ma possono un paio d'ore a settimana esssere definite come una sottrazione del tempo alla famiglia stessa?
I più giovani, invece, trascurerebbero lo studio per frequentare la palestra, ma quanti genitori contano le ore che trascorrono a consultare lo smartphone o il computer?
E' la palestra o una vita noiosa ed annoiata la vera alternativa ad una giornata di scuola che termina nel primo pomeriggio?
Che persona sarà colui che passerà ore ed ore interfacciandosi con uno schermo ed una realtà solamente virtuale? E che persona sarà, al contrario, chi saprà dedicare il proprio tempo e le proprie energie alla propria educazione, sia fisicamente che mentalmente?
Lasciate il computer per due ore al giorno e dedicatevi, da giovani, alla pratica sportiva o, se proprio non vi interessa, almeno alla vita all'aperto.
Si vedono ancora bambini e ragazzi che non sono in grado di padroneggiare i movimenti più semplici, incapaci di tenere in mano una bottiglia da due litri per più di un minuto.
E' questo che consideriamo "alla moda"?
Diventare padroni del proprio tempo, gestendolo a nostro vantaggio è quanto di meglio possiamo fare per noi stessi e per la nostra salute fisica e mentale.

Nessun commento:

Posta un commento