Jimy Pedro è stato, probabilmente, il più forte lottatore di Judo americano ed il miglior coach. Ha vinto un titolo mondiale e tre volte ha fatto medaglia. Ha ottenuto una medaglia anche alle Olimpiadi.
Ha allenato, tra l'altro, Kayla Harrison, Travis Stevens, Nick Delpopolo, Taraje Williams, Rick Hawn, Rhadi Ferguson
Tutto questo in un Paese, gli USA, che non hanno tradizione nel Judo.
Alcune citazioni, durante una recente intervista che ha rilasciato:
On failure and doubt:
“Every champion wants to quit… At 19, I lost at the Kano Cup, went 0-2. I remember sitting on the steps of the Budokan, thinking to myself: I hate this sport, I just want to quit, this stinks. People see champions as winners, but they don’t see those dark days, the days when they struggled or they lost or they failed or the day in training when they got their butt whooped or those tournaments where they fought miserably. We all go through it. Nobody goes undefeated.”
(Ogni campione vuole smettere...A 19 anni ho perso alla Kano Cup, andai 0-2. Ricordo che, seduto sugli scalini del Budokan, pensavo: Odio questo sport, voglio solo smettere, mi fa schifo. La gente vede i campioni come vincitori, ma non vedono i giorni bui, i giorni in cui hanno lottato, hanno perso o fallito o il giorno in cui, in allenamento, gli hanno fatto il mazzo o quei tornei in cui hanno lottato in maniera miserabile. Noi tutti andiamo oltre questo. Nessuno rimane imbattuto).
On never quitting on the mat:
“I’ve never been broken in a judo match. I’ve never quit. I’ve fought some guys who were tough as nails. I’ve had to fight for my life. But I’ve never backed down. I might’ve been beaten, but I went out fighting.”
(Non mi hanno mai finito in un incontro di Judo. Non ho mai mollato. Ho combattuto tipi che erano duri come chiodi. Io ho dovuto combattere per la mia vita. Ma non mi sono mai tirato indietro. Posso essere stato battuto, ma ne sono uscito fuori combattendo)
On strategy:
“We know we can’t beat the Russians, the French, the Brazilians, the Japanese by doing more judo than they do. They have way more people to train with, way more opportunity. So we have to beat them with physicality, strategy, gripping, newaza, conditioning, toughness, and the mindset that we are going to win.”
(Sappiamo che non possiamo battere i russi, i francesi, i brasiliani, i giapponesi, facendo più Judo di loro. Loro hanno un sacco di gente in più con cui allenarsi, più opportunità.
Dobbiamo quindi batterli con la fisicità, la strategia, le prese, il newaza, il condizionamento, la durezza e l'atteggiamento mentale di chi andrà a vincere).
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