mercoledì 11 novembre 2015

Cambio cintura: ossessione del Jiu Jitsu


Esistono linee guida che permettono di identificare il passaggio di cintura, nelle tempistiche necessarie.
Si tratta di linee guida, a cui atleti di massimo livello hanno peraltro ampiamente derogato, non senza averlo ampiamente meritato.
Credo che, il primo passo verso un livello "superiore", sia quello che porta alla cintura viola.
A suo tempo sentii qualcuno dire che, tra una viola, una marrone ed una nera, più che il livello, differisce l'esperienza.
Erano altri tempi. Ma, credo, una certa dose di verità, in questa affermazione, ci sia, almeno a livello di praticanti di livello medio.
Recentemente ho promosso uno dei nostri ragazzi a cintura viola, nonostante non sia presente con assiduità alle nostre classi. Il livello è però tale da mettere in difficoltà chiunque.
Questo non toglie, pertanto, che da blu a viola possano occorrere anni per ottenere una promozione e che, da viola a marrone, non ci sarà mai una promozione (parlo di giovani adulti), a chi non abbia una frequenza costante e senza interruzione di almeno 3-4 allenamenti settimanali e la partecipazione ad una gara nella cintura.
Per un quarantenne i parametri saranno magari differenti, ma nemmeno troppo.
Lavoro, famiglia ed impegni incidono nella possibilità di praticare, ma, al tempo stesso, se vogliamo considerare ciò che facciamo in maniera seria, non potremo che considerarle, al tempo stesso, come una impedimento alla pratica. Legittimo, ma pur sempre un impedimento.
Non tutti gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere riusciamo a centrarli, senza che vi ci si dedichi con perseveranza e costanza.
Esistono priorità.
Ciascuno ha le sue.

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