venerdì 18 dicembre 2015

Una buona borsa per un fighter di MMA?

Se la media delle borse di un atleta di medio livello si aggira attorno alle poche centinaia di euro, ecco che, magicamente, duemila diventano manna che piove dal cielo.
Duemila euro sono una ottima borsa per un combattente che abbia un record, più o meno "pari", tra vittorie e sconfitte, la maggior parte delle quali maturate in Italia, dove non ci sono ancora fuoriclasse.
Ma, può una borsa di duemila euro essere considerata soddisfacente per chi combatta da 5-10 anni?
I dati di fatto dicono che, mediamente, per preparare un buon match, occorrano almeno un paio di mesi, durante i quali si deve spingere al massimo, per diverse ore al giorno, sottoponendo l'organismo ad un logorio costante ed esponendolo al rischio di infortuni, anche gravi.
Sono da considerare due mesi di lavoro, quindi, non solo la serata del match.
Quindi, mille euro per ogni mese di lavoro, altamente "usurante" e pericoloso. A tutto ciò vanno detratte le spese sanitarie (massaggi, consulenze, visite per malanni, se non infortuni, ecc). 
Vanno detratte le spese degli spostamenti, che nei lavori di alto profilo vengono risarcite. E sono spese giornaliere e, spesso, su lunghe distanze, per raggiungere sparring partner e palestre, per permettere di completare la preparazione.
Vanno considerate, poi, le spese che le palestre stesse richiedono per potercisi allenare.
Le spese per la nutrizione ed i supplementi alimentari sono un'altra voce.
Il preparatore atletico, qualora ci si affidi ad un professionista, è un'altra spesa non da poco.
Fate due conti e, dai duemila euro, sottraete tutto quanto precede, tirate una riga e leggete il risultato, quindi dividetelo per due mesi (quando non tre).
Se al termine dell'incontro avrete rimediato un infortunio, ricalcolate le spese mediche. Se l'infortunio occorre durante la preparazione, azzerate tutto (nessuno pagherà quando sostenuto fino a quel momento, visto che non è considerato infortunio sul lavoro).
Non combattere? Sì, ma, a livello iniziale, farlo per passione, credendoci se si hanno i mezzi per poterlo fare, altrimenti misurarsi per passione, motoivazioni ed un sogno che, come diceva Alì, solo chi combatte riesce a vedere.

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