giovedì 22 agosto 2013

Come scegliere un corso, senza sbagliare (almeno provandoci)


Capita a molti di avvicinarsi ad un corso avendo basi cognitive dello stesso molto mediocri, se non addirittura inesistenti. Sebbene internet, dvd e "passaparola" spesso possano far avvicinare nuovi praticanti, è bene anche considerare che, talvolta, quel minimo di conoscenza frutto di "investigazioni", se suffragate da motivazioni personali piuttosto deboli, allontaneranno rapidamente l'aspirante allievo dal suo progetto iniziale, con conseguente delusione circa le aspettative che si riponevano nella scelta.
In questo caso la lezione di prova non dissiperà eventuali dubbi, ma anzi potrà contribuire a rimarcarli.
Chi invece partirà con le idee chiare, con motivazioni concrete e sapendo ciò che vuole fare, avrà, al contrario, sicuramente conferme circa la bontà della propria decisione.
Ecco quindi che è bene investire una frazione del proprio tempo per orientarsi e calibrare una scelta che possa rivelarsi pienamente convincente e ricca di soddisfazioni.
Il consiglio che mi sento di dare è quello di partire con un "profilo basso", ascoltando le proprie motivazioni interiori (che spesso è anche difficile spiegare ad altri), ma che non ci mentono mai.
Atteso che chiunque può avvicinarsi ad una pratica sportiva dura, mettendo questa a propria disposizione e non viceversa (si potrà fare pugilato allenandosi come un pugile, ma senza voler necessariamente assaggiare il ring), conviene sempre, a mio parere, analizzare il perchè della scelta che saremmo orientati a fare e, soprattutto, se ci sentiamo all'altezza di quanto questa richieda.
Proporsi da subito come futuro agonista, ad esempio, indirizzerà l'allenamento dell'istruttore verso una pratica impegnativa che, se non supportata da capacità motivazionali forti, inevitabilmente ci porterà all'abbandono in breve tempo. Se si è affascinati da una disciplina, qualsiasi essa sia, ma, per età, impegni o carattere si vuole propendere verso una pratica più tranquilla e non agonistica, e se ci sarà la sincerità e l'umiltà di ammetterlo a se stessi, si potranno trarre enormi benefici. Innanzitutto si potrà frequentare il corso a cui si desiderava partecipare, senza eccessive pretese ed estremismi, quindi si potranno avere quei benefici e miglioramenti fisici e mentali che Arti Marziali e Sport da Combattimento riescono così bene a trasmettere.
Imparare, allenarsi eppoi decidere se combattere o meno è una scelta che difficilmente ci porterà delusioni.
In questo ambito è importante l'esperienza dell'insegnante, che dovrà percepire, nel tempo, la predisposizione o meno verso determinate attività da parte dell'atleta, trovando sempre una maniera per rendere il suo allenamento soddisfacente ed appagante, rendendo sempre utile la sua partecipazione nelle attività del gruppo.
Ci sarà poi sempre colui che, arrivato in palestra per curiosità e "senza impegno", scoprirà, "casualmente", ciò che cercava.
Le palestre sono piene di mille piccole storie, ma è comunque importante capire che cosa ci si aspetta da un corso, senza mentire a se stessi ed esponendo chiaramente a chi insegna le proprie aspettative.
Tutto il resto sarà divertimento ed una bella esperienza da condividere con gli altri.

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