Il Jiu Jitsu è innanzitutto un'Arte Marziale, creata per avere, come scopo primario, la difesa personale del praticante.
Nel tempo, come accaduto anche al Judo, nato con lo stesso obiettivo iniziale, si è trasformato ANCHE in uno sport, con un regolamento internazionale ben definito e sancito dalla IBJJF.
Per lottare nelle competizioni sarà necessario adeguarsi alle regole, conoscendo le novità tecniche e le evoluzioni che le gare portano. Può anche non essere necessario conoscere 10 proiezioni ed altrettanti passaggi di guardia, perchè le tecniche ed i movimenti che un agonista padroneggia propriamente non sono magari decine, ma devono essere conosciute in assoluta padronanza.
Le azioni che si verificano in una competizione, spesso non trovano riscontro in un contesto di difesa personale. Nel Jiu Jitsu alcuni lottatori basano tutto sul "chiamare giuardia", ovvero effettuano una azione che li porterebbe a subire un pestaggio per strada. Altrettanto suicida pensare a 50/50, berimbolo e guardie invertite sul cemento. Queste sono tecniche "sportive" e vanno conosciute inevitabilmente per essere competitivi nelle gare.
Ma, come è fondamentale per l'agonista, saper lottare entro i limiti delle regole, altrettanto, un buon lottatore, sarà in grado di conoscere quella parte dell'Arte che lo potrà salvare fuori dal tatami.
In definitiva il Jiu Jitsu può e deve mantenere le proprie prerogative iniziali, basate sulla difesa personale, così come può trasformarsi nella bellissima disciplina da combattimento che si sta diffondendo ad ogni latitudine.
Questo è il Jiu Jitsu: Sport, ma anche e soprattutto Arte Marziale nata per la Difesa Personale.
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