lunedì 19 agosto 2013

MMA, dove tutto è possibile. Riflessioni post UFC


I due main events dell'ultimo UFC, hanno visto Overeem vs Browne e Shogun Rua vs Sonnen. In breve: Overeem è stato Campione del Mondo nel K1 Pesi Massimi; Browne è un buon fighter, anch'egli striker, ma sicuramente non di livello.
Shogun Rua, pur essendo anch'egli uno striker d'origine, è anche cintura nera di Jiu Jitsu. Sicuramente non sarà uno dei migliori in senso assoluto, ma è altrettanto certo che il Jiu Jitsu lo conosce bene; Sonnen è un wrestler, che a livello universitario ha ottenuto buoni risultati a livello universitario, ma che nelle MMA è uno tra coloro che ha trasferito al meglio il proprio wrestling. Ma attenzione. Su 13 sconfitte, 8 sono arrivate per finalizzazione.
Quello che è accaduto l'altra sera, è quanto segue:


  • Overeem è andato ko su un calcio frontale di uno striker che credo sarebbe durato meno di un round con lui in un match di K1
  • Shogun Rua, cintura nera, è stato finalizzato da Sonnen, che a sua volta ha subito un takedown da parte di Shogun, che ha nel wrestling il suo punto debole
Tutto questo vale come testimonianza del fatto che le MMA non sono Muay Thai+Lotta+Boxe+Jiu Jitsu, ma che ormai vanno intese ed interpretate in senso assoluto e globale e che in un contesto con così tante variabili (possibilità di colpire, lottare in piedi ed a terra, ecc), rende possibili varie soluzioni ed espone, anche gli "esperti" di una disciplina, ad essere battuti sul loro campo preferito. Ovviamente, questa regola non vale sempre e comunque.
Ma nell'ultimo UFC, tutto ciò si è verificato.

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