venerdì 11 ottobre 2013

Atleti che partecipano a competizioni internazionali (FIGMMA)


Alcune competizioni (Campionato Italiano e Coppa Italia) proposte dalla FIGMMA, offrono l'opportunità a chi vince di staccare il biglietto per gare ancora più prestigiose (Mondiali, Europei, Combat Games).
Tutto questo avviene talvolta con largo anticipo sullo svolgimento di questi ultimi appuntamenti.
Di fatto, si ottiene il "pass", spesato, con un anticipo di 3-6 mesi o più sulla gara stessa.
A mio parere, tutto ciò può portare l'atleta a sentire il "posto sicuro". Qualsiasi sia il regime di allenamento, il proprio ruolo in Nazionale sarà comunque assicurato.
Senza mettere in dubbio la serietà di alcuno, credo che potrebbe essere di giovamento aprire un collegiale obbligatorio, per tutti quegli atleti che non abbiano sostenuto competizioni nel periodo post Campionato Italiano/Coppa Italia, per valutarne le condizioni fisiche in vista dell'appuntamento.
In questo caso, l'onestà dei coach potrebbe essere di aiuto nel rendere possibile allestire una formazione forte e competitiva, anche a discapito dell'atleta della propria Accademia. Il coach dovrebbe essere interpellato e riferire sinceramente circa le condizioni del proprio atleta.
Qualcuno potrebbe obiettare che il diritto a partecipare alla competizione l'atleta se lo sia guadagnato vincendo quanto doveva vincere, ma, d'altro canto, si dovrebbe anche considerare il livello di condizione a distanza di molto tempo, se questi abbia gareggiato (in un lasso di tempo che, ripeto, è molto dilatato), se abbia avuto infortuni o impegni extra sportivi che lo abbiano tenuto lontano dalla pratica.
Nel rispetto del risultato ottenuto, una valutazione potrebbe essere fatta attraverso incontri (durante il collegiale), nel quale "lo sfidante", per guadagnarsi la titolarità, dovrebbe vincere almeno 3 lotte su 5. Cinque lotte permetterebbero anche di considerare la condizione degli atleti. Questo è solo un esempio e, sono certo, ci potrebbero essere molte altre alternative, tutte però accomunate dall'intenzione di formare un team forte, in cui siano premiati i meriti e non solo una vittoria.
La mia Accademia ha un atleta convocato, Annalisa Villa, per cui questo scritto non ha alcuna intenzione opportunistica o polemica, ma è frutto di una riflessione che ritenevo giusto esprimere.

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