lunedì 4 febbraio 2013

La lezione di Antonio Silva: rispettare sempre l'avversario


Overeem al rientro ha trovato Antonio Silva, un buon fighter, divenuto celebre soprattutto per la vittoria su Fedor.
Overeem ha vinto tutto, sia nelle MMA che nel K1. Ha una base fisica mostruosa, picchia, se la cava anche nel Grappling (anni fa si qualificò per le finali dell'ADCC). 
Nei giorni precedenti al match, pur comprendendo la pressione e la voglia di tornare ad esprimersi al massimo, si è rivolto, in più occasioni, con disprezzo nei confronti dell'avversario. Era sicuro dei propri mezzi, molto sicuro, troppo sicuro.
Dopo avere definito Silva un grande bersaglio mobile, Overeem non si è fermato nemmeno quando il brasiliano gli ha detto "mi rispetterai nella gabbia".
E Silva ha tenuto fede alle sue parole, aspettando il suo momento, che è giunto nel terzo round, nel quale ha messo ko Overeem con una violenta serie di colpi.
In conferenza stampa Silva ha dichiarato: "Sapevo che si sarebbe stancato. E' un leone quando picchia, ma è un gattino quando viene colpito. Non ha cardio e non ha cuore. Non ha mai avuto rispetto di me. Gli incontri si vincono dentro la gabbia, non fuori".
Al di là della volontà e "necessità" di alimentare l'interesse verso lo show, non bisognerebbe mai dimenticare che l'avversario che affronti si è allenato ed ha fatto gli stessi sacrifici che hai fatto tu. 
Solo per questo, rivalità, antipatia o altro, va rispettato.

1 commento:

  1. Rispettare l'avversario.
    E' un concetto semplice che differenzia le persone umili e grandi campioni da altri pseudo-campioni che perdono matches perchè troppo sicuri di se.
    E' successo anche a Fedor con Werdum, anche se la considero una "distrazione"...
    In questo caso Overeem se l'è cercata alla grande!
    Giusta la sconfitta e un grande ri-dimensionamento per il demolition man

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