sabato 28 dicembre 2013

Non ci sballiamo


Probabile che chi legga questo post, appena dopo la nostra esperienza al PRAEDATOR, sia reduce da una serata "pesante", in qui si è "sfasciato" tra alcool ed abusi vari, magari avendo meno di 20 anni (non che averne di più sia una attenuante). Probabile anche che di essere storditi, sfondati e rimbambiti da una nottata di bagordi renda qualcuno orgoglioso di se stesso, se non addirittura fiero, tanto da comunicarlo a chiunque.
I nostri ragazzi sono invece reduci da un pomeriggio, che lentamente si è trasformato in serata, in cui hanno avuto modo di far vedere ciò che valgono e ciò che sanno fare, mettendosi in discussione e dimostrando di essere, ciascuno nel proprio piccolo, un atleta.
E' di questi ragazzi che abbiamo bisogno. Ragazzi che si svegliano con un occhio nero, se capita, ma non con il mal di testa da "day after". Adolescenti che sanno come divertirsi, senza necessariamente sballarsi. Perché non si annoiano e fanno ciò che più piace loro.
Nelle scorse ore i protagonisti sono stati due ragazzini, di 13 e 14 anni, di cui siamo orgogliosi, perché rappresentano, nel modo più puro e cristallino, il lavoro che facciamo nella nostra Accademia, tutti i giorni, ma, soprattutto, sono l'esempio di una generazione che vive una vita sana e che non si butta in un cesso, a fronte di coetanei che non reggerebbero il passo di un podista settantenne mediocremente allenato e che non hanno nemmeno la forza di reggersi in piedi.

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