sabato 21 settembre 2013

Chiamiamo le cose con il loro nome


Senza voler fare del facile "qualunquismo", si può tranquillamente affermare che ci troviamo all'interno di una società consumistica e da tempo avviata all'impoverimento. Un netto paradosso, dal momento che spendere e miseria sono due concetti antitetici.
Quello che ci rimane di veramente nostro siamo noi stessi, con le nostre idee, i nostri progetti e la nostra volontà. Spesso idee e progetti non riescono a realizzarsi per motivi che ci sono estranei, ma altrettanto spesso tutto ciò non si concretizza per sola mancanza di volontà.
Lo Sport insegna che per ottenere risultati occorre volontà, determinazione e fiducia. Tutte qualità che la nostra società punta ad "appiattire", cercando di omologarci.
Quando vedo venire ad allenarsi giovani e meno giovani che si sono frantumati in un cantiere per 10 ore,  gestiscono famiglie con un paio di figli, con qualche articolazione ormai andata, comprendo come "certi" discorsi su priorità, stanchezza, mancanza di tempo ed impegni siano concetti che ci servono solo come alibi mentale per non fare e non agire.
Non occorre avere una vita sgombra da impegni per potersi allenare un paio d'ore per 2-3 volte a settimana, occorre lo spirito giusto e la consapevolezza che farlo ci permette di abbracciare uno stile di vita migliore e, sicuramente, anche vincente.
Per avere successo è sufficiente avere la forza ed il coraggio di riuscire a realizzare i propri progetti, volando bassi, ma ponendosi grandi obiettivi.

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