Dopo 11 anni e mezzo, Josh Barnett rientra nell'ottagono dell'UFC, per affrontare Frank Mir, uno dei Pesi Massimi presenti da più tempo nella promozione americana.
Entrambi già Campioni della categoria, sia Mir che Barnett hanno nel lavoro di finalizzazione al suolo la parte più forte del proprio bagaglio tecnico, sebbene di diversa estrazione: Mir è una cintura nera di Jiu Jitsu, Barnett è uno specialista di Catch Wrestling.
Appena suonata la sirena del primo round, Barnett ha immediatamente attaccato corpo a corpo l'avversario, mettendo pressione e lavorando soprattutto con "dirty boxing", ginocchia e gomiti.
E' apparso subito evidente che le ginocchiate, in particolare, mettessero in difficoltà Mir, sempre stretto contro la rete.
Il match è durato 1'56", ovvero quando Barnett ha piazzato una ginocchiata alla testa, su cui l'avversario è andato al suolo. Immediata l'interruzione dell'arbitro, probabilmente affrettata, considerato che, una volta a terra, non è stata data l'opportunità di considerare la reazione e la difesa di Mir, che è uno specialista del lavoro a terra.
Ingiustificabili, comunque, i "boo" del pubblico americano, la cui maturità, troppo spesso, si misura sulla quantità di sangue che vede.
D'accordissimo...
RispondiEliminaleggermente prematuro lo "stop"...
ma credo che gli abbia risparmiato qualche osso rotto!
Era "di traverso", contro la rete a prendere pugni, non credo ne sarebbe uscito.
Grandissima prestazione di Barnett che, in quanto a spettacolo, non delude mai
Credo anch'io che, sebbene potesse essergli data la possibilità di difendersi, in quelle condizioni avrebbe subito, molto probabilmente, una punizione peggiore.
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