Articolo tratto dal portale Boxenews.com
Affrontiamo un tema decisamente interessante riguardo agli stili di combattimento nel pugilato. Ai più assidui appassionati sarà certamente capitato di notare che tra certi gruppi di pugili si finisce per rivedere gli esempi della "morra cinese", ovvero la carta batte il sasso ma non la forbice e così via. A beneficio anche di un qualsiasi neofita l'esempio più classico lo possiamo fare tramite 3 pesi massimi del periodo d'oro della boxe mondiale. Muhammad Ali, Joe Frazier e George Foreman. Un dato di fatto è che mentre per Foreman battere Frazier fosse decisamente facile questo non lo era affatto per Ali, ma proprio questultimo si dimostrò indigesto a Big George sovvertendo ogni pronostico. Al di là del fascino di queste sfide fra 3 grandissimi campioni, la risposta a tutto questo stà proprio negli stili di combattimento. Pensando a questi pugili come a carta, forbice e sasso và detto che di certo Ali era una carta di qualità eccelsa.
Prima di elencarli ricordiamo che gli stili si differenziano principalmente per la distanza che un pugile predilige nonchè per il tipo di colpi che è solito portare. Ovviamente si tratta di una traccia di massima che può essere sovvertita solo da macroscopici errori o da campioni in grado di interpretare più stili.
OUTFIGHTER: E' il pugile più classico e tecnico. Ama la lunga distanza e il suo colpo preferito è il jab per tenere lontano l'avversario. Un pugile di movimento in grado di portare qualsiasi colpo che in genere è privo del colpo da KO. Tende quindi a vincere spesso ai punti benchè la sua azione può portare lo stesso a dei match vinti prima del limite mediante "sfiancamento" dell'avversario. L'esempio più classico è quello di Muhammad Ali.
PUNCHER: Il Puncher è il pugile che ha "pugno" simile all'OUTFIGHTER però dotato di maggiore potenza. Meno tecnico preferisce la media distanza alla lunga e riesce spesso a mandare KO l'avversario con colpi in serie o anche col colpo singolo. In Italiano il termine che lo definisce meglio è "demolitore". Il suo colpo migliore è il diretto destro o sinistro a seconda del fatto che sia mancino o meno. Un esempio è Lennox Lewis come lo stesso Wladimir Klitschko e Manny Pacquiao.
INFIGHTER: E' il pugile "aggressore" quello che predilige la corta distanza dalla quale fà partire una serie di ganci e montanti corti e potenti. Difficilmente và per linee dritte pur avendo ottime doti tecniche. A causa del suo sistema di combattimento deve necessariamente esser dotato di buona mascella. Decisamente il migliore nel movimento sul tronco. L'esempio classico è JOE FRAZIER ma altri grandi della boxe quali Rocky MARCIANO e Mike TYSON erano degli INFIGHTER. Un esempio su tutti al di là del peso RICKY HATTON.
A queste tre categorie che rispecchiano perfettamente il quadro "carta, forbice e sasso" vanno aggiunte altre due categorie principali strettamente correlate al PUNCHER e vale a dire lo SLUGGER e il COUNTER PUNCHER.
SLUGGER: Il picchiatore per dirla in Italiano è un pugile dedito all'attacco dotato di grande potenza nel singolo colpo ma poco tecnico. In genere è un pugile sgraziato che porta i colpi caricandoli eccessivamente e alla costante ricerca del colpo da KO. E' pericolosissimo sulla media distanza e tende a vincere i suoi incontri proprio per KO. La sua boxe dispendiosa tende a renderlo vittima sacrificale in un match "lungo" che non riesce a chiuedere prima del limite. L'esempio classico èGEORGE FOREMAN. Il più calzante MAX BAER.
COUNTER PUNCHER: L'incontrista sempre per dirla in Itaiano è un pugile anch'esso dotato del colpo secco ma decisamente tecnico e difensivo. In genere si tratta di un "maestro delle corde" con un ottimo movimento del tronco. Il più veloce nella schivata e il contrattacco. L'esempio più calzante èFloyd MAYWEATHER JR o anche JUAN MANUEL MARQUEZ.
Riepilogando l'OUTFIGHETR si trova in vantaggio rispetto al PUNCHER, il PUNCHER si trova in vantaggio rispetto all'INFIGHTER e lo stesso INFIGHTER si trova in vantaggio sull'OUTFIGHTER.
Come dall'esempio classico Joe Frazier che era un INFIGHTER incalzava bene Muhammad Ali ( OUTFIGHTER ) ma rischiava troppo contro un pugile dotato di gran pugno come Foreman ( lo SLUGGER ha gli stess vantaggi e svantaggi del PUNCHER ). Così come lo SLUGGER Foreman si trovava in difficoltà con un Outfighter come Ali. Carta, forbice e sasso è proprio il caso di dirlo.
Ora è ovvio che al di là dello stile un pugile può sovvertire queste "regole non scritte" ma è bene che ci stia attento prima di adottare uno stile senza averne le doti fisiche necessarie. Ali era un OUTFIGHTER talmente eccezionale che riusciva comunque ad aver ragione di un pugile con lo stile a lui meno congeniale come Frazier.
OUTFIGHTER: E' il pugile più classico e tecnico. Ama la lunga distanza e il suo colpo preferito è il jab per tenere lontano l'avversario. Un pugile di movimento in grado di portare qualsiasi colpo che in genere è privo del colpo da KO. Tende quindi a vincere spesso ai punti benchè la sua azione può portare lo stesso a dei match vinti prima del limite mediante "sfiancamento" dell'avversario. L'esempio più classico è quello di Muhammad Ali.
PUNCHER: Il Puncher è il pugile che ha "pugno" simile all'OUTFIGHTER però dotato di maggiore potenza. Meno tecnico preferisce la media distanza alla lunga e riesce spesso a mandare KO l'avversario con colpi in serie o anche col colpo singolo. In Italiano il termine che lo definisce meglio è "demolitore". Il suo colpo migliore è il diretto destro o sinistro a seconda del fatto che sia mancino o meno. Un esempio è Lennox Lewis come lo stesso Wladimir Klitschko e Manny Pacquiao.
INFIGHTER: E' il pugile "aggressore" quello che predilige la corta distanza dalla quale fà partire una serie di ganci e montanti corti e potenti. Difficilmente và per linee dritte pur avendo ottime doti tecniche. A causa del suo sistema di combattimento deve necessariamente esser dotato di buona mascella. Decisamente il migliore nel movimento sul tronco. L'esempio classico è JOE FRAZIER ma altri grandi della boxe quali Rocky MARCIANO e Mike TYSON erano degli INFIGHTER. Un esempio su tutti al di là del peso RICKY HATTON.
A queste tre categorie che rispecchiano perfettamente il quadro "carta, forbice e sasso" vanno aggiunte altre due categorie principali strettamente correlate al PUNCHER e vale a dire lo SLUGGER e il COUNTER PUNCHER.
SLUGGER: Il picchiatore per dirla in Italiano è un pugile dedito all'attacco dotato di grande potenza nel singolo colpo ma poco tecnico. In genere è un pugile sgraziato che porta i colpi caricandoli eccessivamente e alla costante ricerca del colpo da KO. E' pericolosissimo sulla media distanza e tende a vincere i suoi incontri proprio per KO. La sua boxe dispendiosa tende a renderlo vittima sacrificale in un match "lungo" che non riesce a chiuedere prima del limite. L'esempio classico èGEORGE FOREMAN. Il più calzante MAX BAER.
COUNTER PUNCHER: L'incontrista sempre per dirla in Itaiano è un pugile anch'esso dotato del colpo secco ma decisamente tecnico e difensivo. In genere si tratta di un "maestro delle corde" con un ottimo movimento del tronco. Il più veloce nella schivata e il contrattacco. L'esempio più calzante èFloyd MAYWEATHER JR o anche JUAN MANUEL MARQUEZ.
Riepilogando l'OUTFIGHETR si trova in vantaggio rispetto al PUNCHER, il PUNCHER si trova in vantaggio rispetto all'INFIGHTER e lo stesso INFIGHTER si trova in vantaggio sull'OUTFIGHTER.
Come dall'esempio classico Joe Frazier che era un INFIGHTER incalzava bene Muhammad Ali ( OUTFIGHTER ) ma rischiava troppo contro un pugile dotato di gran pugno come Foreman ( lo SLUGGER ha gli stess vantaggi e svantaggi del PUNCHER ). Così come lo SLUGGER Foreman si trovava in difficoltà con un Outfighter come Ali. Carta, forbice e sasso è proprio il caso di dirlo.
Ora è ovvio che al di là dello stile un pugile può sovvertire queste "regole non scritte" ma è bene che ci stia attento prima di adottare uno stile senza averne le doti fisiche necessarie. Ali era un OUTFIGHTER talmente eccezionale che riusciva comunque ad aver ragione di un pugile con lo stile a lui meno congeniale come Frazier.
Grazie mi avete aiutato a chiarire un concetto.
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