martedì 31 luglio 2012

Dare supporto agli altri, conviene sempre?


E' capitato, anche recentissimamente, che si sia collaborato con atleti di altri team, i quali, per motivi vari, avessero bisogno di supporto. Parlo di MMA.
Il fatto che si sia lavorato con altri, cercando di dare beneficio, ricevendone in cambio, non impedisce peraltro che si continui a seguire la nostra linea. Ovvero, una collaborazione temporanea, rimane una collaborazione ristretta in un lasso di tempo ben preciso. In queste circostanze tutti devono lavorare nella medesima direzione, supportando chi si sia rivolto a noi, dimostrando di riporre fiducia nel nostro metodo.
Trascorso questo tempo, si rientra peraltro alla normalità e, per scelta, noi non offriamo allenamenti monosettiamanali-bisettimanali o altro a chi non faccia parte della nostra squadra, condividendone le strategie, i programmi ed il metodo.
Questo per vari motivi, che non sto qui a spiegare, ma a chi è pratico dell'ambiente immediatamente verranno alla mente. Noi facciamo squadra dal primo all'ultimo e non ci piacciono "inserimenti" di convenienza quell'1-2 volte a settimana, per coprire carenze lasciate dal "luogo" di provenienza. A questo punto, correttezza vuole che si faccia una scelta, che non necessariamente deve essere in nostro favore. I tempi del Jiu Jitsu da A, lo Striking da B ed il Wrestling da C sono passati da tempo. Un team valido deve poter offrire, in casa, tutte queste opportunità nella stessa misura. 
Aggiungiamoci un altro dettaglio: non sempre la riconoscenza è una virtù che tutti hanno il coraggio di dimostrare apertamente. E regalare i meriti ad altri, senza false ipocrisie, non fa mai piacere.

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