domenica 4 novembre 2012

Conoscere la Guardia nel Jiu Jitsu


La Guardia è lo strumento tecnico che caratterizza, in maniera netta, la lotta del Jiu Jitsu da quella di tutti gli altri sistemi di "grappling" che hanno come scopo la finalizzazione dell'avversario.
Una leva al braccio si troverà anche nel Sambo e nel Judo, così come anche nel Judo si potrà strangolare. Ciò che però differenzia questi stili dal Jiu Jitsu è un utilizzo molto più limitato della guardia nelle fasi di lotta al suolo.
Nel Jiu Jitsu la Guardia è uno strumento essenziale, che differenzia spesso un buon lottatore da un lottatore ancora in erba.
Esistono infinite tipologie di guardia e lo sviluppo della pratica sportiva ne ha "prodotte" un numero ancora maggiore, molte delle quali, peraltro, non sono così recenti, ma sono divenute conosciute e diffuse grazie ai risultati di qualche campione che le ha utilizzate.
Un esempio su tutti: la 50/50 venne usata, nell'ADCC del 2003 da Dean Lister (potete verificare ripescando l'incontro che fece con Cacareco), sebbene per un utilizzo indirizzato all'attacco agli arti inferiori ed in un contesto no-gi.
Un praticante, nel corso degli anni, deve costruirsi un suo gioco, adatto al suo stile, al suo fisico ed alle sue qualità organiche, evitando di imitare quello che a lui piace maggiormente, ma facendo suo quello che, come detto, si avvicina di più al suo modo di lottare o, comunque, quello che porta maggiori risultati in un contesto agonistico/sparring.
In questo gioco rientra un buon utilizzo della guardia. Anche il miglior "passatore" può trovarsi spalle a terra (vedere Vieira, che è molto abile anche da sotto).
Una buona guardia deve poter creare continue varianti e rappresentare un pericolo per chi si trovi a doverla affrontare. Deve poter offrire la possibilità di "raspare", finalizzare e contrastare gli attacchi di chi passa. Conoscere un solo tipo di guardia può essere sufficiente, ma conoscere più soluzioni è indispensabile, anche in funzione dell'avversario che ci troviamo di fronte. Questo permette di difendersi nel caso in cui ci si debba districare in quel tipo di gioco, stando sopra.
Conoscere per difendersi, se proprio non fa al caso nostro.
Nel lungo processo di apprendimento, che non ha mai fine, sarà pertanto consigliabile trattare e provare almeno 3-4 tipi di guardia, in un processo progressivo e non frettoloso. L'evoluzione e la pratica potrebbero farci scoprire la Guardia che più si addice al nostro gioco.

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